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Blue Economy all’UniTe: l’economista Gianluca Ranieri tra gli studenti di bioscienze

Gianluca Ranieri, presidente del progetto B-Planet, al primo convegno "Blue Economy: essere consapevoli per divenire responsabili", all'UniTe.

Gianluca Ranieri a Teramo, per il convegno sulla Blue Economy.

L’economista, esperto in teoria dei sistemi e presidente del progetto B-Planet, ha presenziato all’iniziativa “Blue Economy, essere consapevoli per divenire responsabili”.

Si tratta del primo convegno interdisciplinare organizzato dalle associazioni studentesche, che si è svolto ieri presso la Facoltà di Bioscienze e tecnologie agroalimentari e ambientali dell’Università di Teramo.

«La formazione come veicolo delle conoscenze da mettere in pratica con atti concreti». Questo il messaggio di Ranieri rivolto ai giovani studenti che hanno affollato l’aula Tesi di Giurisprudenza. L’economista ha posto l’accento sulla carenza delle risorse, prerequisito per un nuovo approccio economico: trasformare la scarsità in abbondanza.

Due i temi in programma durante l’incontro: “Inquinamento, danni ambientali e salute” e “Profili giuridico-economici della tutela ambientale”.

Oltre al dottor Gianluca Ranieri, hanno preso parte al convegno il professor Maurizio Manera, che ha illustrato gli effetti sulla salute delle nanoplastiche, particelle che ingeriamo inconsapevolmente ogni giorno; il professor Michele Amorena, che ha lanciato l’allarme sugli effetti degli inquinanti sull’uomo e sull’ambiente nel quale interagisce, evidenziando la pericolosità dei fitofarmaci presenti anche nelle acque fluviali; il professor Giovanni Di Guardo, che ha sottolineato il ruolo sentinella dei cetacei per monitorare i cambiamenti climatici; la professoressa Loredana Ambrosini, che ha introdotto la figura del giurista, colui che risponde alle istanze per creare una cooperazione che possa condurre ad una effettiva tutela dell’ambiente.

Sono inoltre intervenuti la professoressa Consuelo Diodati, che ha denunciato le responsabilità politiche a causa di una regolamentazione carente, sottolineando l’importanza delle istanze dei cittadini, degli scienziati e della collettività in generale per sopperire a questa lacuna; il dottor Andrea D’Alessio, che ha riferito le difficoltà ad assicurare alla Giustizia chi compie atti illeciti nei confronti dell’ambiente.

Ha concluso l’incontro il professor Emilio Chiodo, che ha argomentato il tema della sostenibilità ambientale in agricoltura e l’importanza di osservare le emissioni di CO2 nella produzione dei prodotti.

Fra i moderatori gli studenti Rino Febonio e Giorgia Buonocore.

Gli studenti dell’UniTe, motivati a trasformare la formazione del convegno in azioni pratiche, pianteranno degli alberi all’interno dell’Ateneo. Verrà, inoltre, allestita una fontanella con acqua potabile e sarà incentivato l’uso delle borracce per eliminare la plastica dall’ateneo.

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