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Terremoto, la lezione del Presidente Pertini: “Il modo migliore di ricordare i morti è quello di pensare ai vivi”

11 aprile 2019 | 07:15
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Le parole del Presidente Sandro Pertini dopo il terremoto in Irpinia: “L’infamia peggiore è quella di speculare sulle disgrazie altrui”.

«Il modo migliore di ricordare i morti è quello di pensare ai vivi». Così il Presidente della Repubblica Sandro Pertini concludeva il suo intervento a seguito del terremoto in Irpinia del 1980.
In questi giorni del decennale in cui L’Aquila è tornata alla ribalta delle cronache nazionali con centinaia di inviati speciali catapultati tra le nostre storie a raccontare, 10 anni dopo, la vita che continua.
In troppi hanno stravolto il racconto.
Così noi del Capoluogo abbiamo voluto riprendere una lezione memorabile come monito.
«Il modo migliore di ricordare i morti è quello di pensare ai vivi».
In quel discorso di fine anno il Presidente aveva usato parole durissime per denunciare ritardi e inadempienze nei soccorsi e aveva ammonito su possibili speculazioni: «Non deve ripetersi quello che è avvenuto nel Belice […] dove a distanza di 13 anni i terremotati vivono ancora in baracche, eppure allora fu stanziato il denaro necessario. Dov’è andato a finire questo denaro? Chi è che ha speculato su questa disgrazia? E se vi è qualcuno che ha speculato, io chiedo: costui è in carcere, come dovrebbe essere? Perché l’infamia peggiore è quella di speculare sulle disgrazie altrui».

Quindi l’appello: «Qui non c’entra la politica, c’entra la solidarietà umana. Tutte le italiane e gli italiani devono sentirsi mobilitati per andare in aiuto di questi fratelli colpiti da questa sciagura, perché, credetemi, il modo migliore di ricordare i morti è quello di pensare ai vivi».