Sulle tracce del Mammut, nemmeno la grandine ferma il raduno di fuoristrada

15 aprile 2019 | 07:26
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Neanche la grandine è riuscita a fermare i numerosi appassionati di fuoristrada che sono arrivati a centinaia per assistere alla 4′ edizione di Sulle Tracce del Mammut

sulle tracce del mammut - fuoristrada a cese di preturosulle tracce del mammut - fuoristrada a cese di preturo

L’evento ha visto la partecipazione di oltre 150 veicoli che in mattinata hanno percorso un tracciato di oltre cinquanta km in alta montagna per poi convergere verso Cese di Preturo dove gli equipaggi hanno potuto mettere alla prova la forza dei loro mezzi.

“Nonostante la pioggia possiamo dirci soddisfatti, – ha dichiarato ad IlCapoluogo.it Carlo Dionisi, membro dello staff – abbiamo registrato un totale di trecento partecipanti per 151 veicoli che hanno dato buona prova di sé nel percorso e che sulla pista realizzata nello show village di Cese hanno visto valutate le loro capacità tecniche”.

A Cese sono state testate la potenza e l’agilità dei fuoristrada, alcuni dei quali hanno avuto bisogno dell’aiuto di un escavatore per potersi trarre fuori dalle insidie del percorso.

Oltre alla pista per normali fuoristrada è stato allestito anche un percorso per una dimostrazione di scaler truck, ossia di fuoristrada in miniatura.

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Sono stati più di venti i modellini che, perfetti in ogni dettaglio, hanno dimostrato di possedere le stesse capacità dei loro fratelli maggiori per il divertimento di grandi e piccini.

“Nel caso dei mezzi in scala vediamo convergere la passione per i fuoristrada e quella per il modellismo, – ha continuato Dionisi – sarebbe un errore credere che i modellini teleguidati siano riservati al solo divertimento dei bambini, dietro ogni modello ci sono infatti ore ed ore di impegno ed attenzione volti a ricreare un vero veicolo in miniatura”

Quella per i fuoristrada è una passione che non impedisce di avere rispetto dell’ambiente naturale.

“Spesso noi che percorriamo le montagne a bordo di questi mezzi veniamo stigmatizzati come persone incivili e insensibili al fascino della natura – ha concluso Dionisi – chi pensa questo dovrebbe essere presente ogni qualvolta
scendiamo dai nostri fuoristrada per raccogliere l’immondizia lasciata dagli altri”