Avezzano, all’Ospedale dal primo maggio sarà attivo il parto indolore

17 aprile 2019 | 11:02
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Avezzano, all’Ospedale dal primo maggio sarà attivo il parto indolore

Dal primo maggio all’Ospedale di Avezzano sarà attivo il servizio del parto indolore, sospeso ormai da diversi anni. Diverse le polemiche nei mesi scorsi.

Il servizio, già attivo in passato e sospeso ormai da anni, tornerà ad essere disponibile per le donne incinte che si rivolgeranno all’Ospedale San Filippo e Nicola di Avezzano.

La decisione è stata comunicata, recentemente, nel corso di una riunione tra la direzione generale della Asl e la dirigenza del presidio ospedaliero avezzanese, precisamente il direttore sanitario dell’Ospedale Civile, il direttore di Anestesia e Rianimazione, il dottor Angelo Blasetti, il Direttore del Reparto di Ostetricia e Ginecologia, il dottor Giuseppe Ruggeri e il direttore del Dipartimento Chirurgico, il dottor Walter Di Bastiano.

A confermare la notizia alla redazione del Capoluogo è stato proprio il primario di Ostetricia e Ginecologia, il dottor Giuseppe Ruggeri, che ha precisato come il problema fosse dovuto: «Ad un numero di anestesisti insufficiente per poter garantire una regolare copertura del servizio. Proprio durante l’ultima riunione, però, si è giunti alla svolta. Dal primo maggio si partirà con il parto indolore, con la disponibilità in toto degli anestesisti».

Parto indolore ad Avezzano, la polemica dei mesi scorsi

Il mancato servizio in alcuni presidi ospedalieri della provincia, quale per l’appunto quello marsicano di Avezzano, aveva generato qualche polemica nei mesi scorsi. La mancata attivazione dell’epidurale nel Reparto di Osterticia e Ginecologia sembrava, tuttavia, già qualche mese fa, solo questione di tempo, soprattutto in consierazione del rilevante numero di parti che nell’ospedale avezzanese si registrano annualmente. A febbraio il presidente uscente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, aveva scritto all’allora direttore generale della Asl1, con la richiesta dichiarata di estendere, nel più breve tempo possibile, la partoanalgesia ai presidi ospedalieri in cui ancora il servizio risultava non attivo. Lo stesso ex direttore Tordera aveva precisato che il servizio del parto indolore sarebbe iniziato all’Aquila, per poi essere esteso a tutti gli altri presidi dell’azienda.