L’Aquila città della memoria e della conoscenza, il manifesto per il Decennale

L’Aquila alza il sipario sulle iniziative culturali del decennale del sisma del 6 aprile 2009. Presentati calendario di eventi, sito internet e logo.
La presentazione di un ricco calendario di eventi per il Decennale, del sito internet e del logo, appositamente creato dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti – un’aquila che tra le sue ali stringe il nome della città – nella conferenza stampa di questa mattina.
L’Aquila sarà raccontata, dagli eventi e dalle iniziative in programma, come città della memoria e della conoscenza. Progetto, questo, finanziato dal Comune con i fondi Restart. Un calendario articolato per il Decennale, a cui si uniranno manifestazioni e appuntamenti culturali, di grande richiamo, che si svolgono con cadenza annuale all’Aquila, ma che, in questa edizione, saranno pensati e ideati in funzione della ricorrenza, quali la Perdonanza Celestiniana, i Cantieri dell’Immaginario, Jazz for L’Aquila, il Festival della Montagna e Sharper – Notte europea dei ricercatori, o che, nel corso dell’anno, si terranno in città per ricordare i dieci anni dal sisma, come la tappa del Giro d’Italia, gli Internazionali di Tennis, la partita internazionale Rugby Pro 14, i Campionati studenteschi universitari.
«Il programma ha messo insieme tante istituzioni, enti e associazioni, per una condivisione di intenti rivolta ad accompagnare la ricostruzione anche attraverso la cultura, in una città d’arte sicuramente ferita, ma con un forte senso identitario, vivo anche oltreconfine. Proprio da questo sentimeno bisogna ripartire, attraverso l’opera di valorizzazione delle peculiarità culturali». Questo l’intervento del Sottosegretario di stato per i Beni e le Attività Culturali, Gianluca Vacca, presente alla conferenza stampa.
Dopo i saluti istituzionali da parte del sindaco Pierluigi Biondi e del Sottosegretario, la firma del protocollo per l’attuazione del Sistema “L’Aquila Città D’Arte”. Il risultato della collaborazione tra Comune, MIBAC e Arcidiocesi dell’Aquila. Obiettivo del sistema, l’attivazione di una rete di luoghi e di beni culturali, per un’autentica sperimentazione a livello culturale in occasione del Decennale del sisma 2009. Fine ultimo del sistema: l’individuazione di una comune strategia di valorizzazione culturale, che renda L’Aquila un centro d’eccellenza della cultura e dell’arte.

All’attuazione di questa azione il MIBAC ha destinato 300mila euro, individuando il Polo Museale d’Abruzzo come soggetto attuatore. Il Polo Museale ha, quindi, provveduto a definire il logo di “L’Aquila Città d’Arte”, alla realizzazione della card che consentirà la fruizione dei luoghi culturali parte del sistema “L’Aquila Città d’Arte”, alla selezione di un gruppo di giovani facilitatori della fruizione dei luoghi sopracitati, alla progettazione delle mostre che si svolgeranno nell’arco del 2019.
Il portale presentato, ancora in fase di lavorazione, ha carattere informativo. Prevede una suddivisione tra le sezioni apposite del sistema culturale “L’Aquila Città d’Arte”, L’Aquila, il Festival degli Incontri – progetto ideato dalla presidente del Tsa, Annalisa De Simone, realizzato all’Istituzione sinfonica abruzzese – i convegni internazionali, quattro in totale, le iniziative sul territorio per il decennale e gli eventi.
A descrivere il portale l’ingegnere Giampiero Marchesi, coordinatore del Comitato Promotore delle iniziative per il decennale, il quale ha spiegato: «Su quello che si sta facendo all’Aquila per la ricostruzione credo non ci siano grandi esempi anche sul territorio nazionale. Ci tengo a ricordare che la ricostruzione è iniziata nel 2012 e non nel 2009. Noi abbiamo cercato di ricordarlo collaborando nell’organizzazione del manifesto. Una collaborazione con Arcidiocesi, Mibac, con gli uffici dell’Aquila, con le istituzioni culturali del territorio, Univaq, GSSI e con i due Uffici Speciali. Questo dialogo e questa sinergia sono già un esempio dei risultati della ricostruzione in corso».

«Non presentiamo solo un calendario di eventi, ma il racconto della trasformazione della città negli ultimi dieci anni. In dieci anni è stato fatto un percorso importante, partendo innanzitutto dalla forza e dalla tenacia della sua gente. Fondamentale anche la rappresentanza istituzionale. Mi piacerebbe che sia la narrazione di un territorio straordinario, quello del cratere», ha dichiarato il sindaco Biondi.