Scongiurata chiusura Traforo, il Ministero scagiona Strada dei Parchi

18 aprile 2019 | 09:47
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Scongiurata chiusura Traforo, il Ministero scagiona Strada dei Parchi

Arrivato dal Ministero Infrastrutture e Trasporti l’atto che evita la chiusura del Traforo. Non spetta a Strada dei Parchi la messa in sicurezza delle falde acquifere.

Arrivato dal Ministero Infrastrutture e Trasporti l’atto che evita la chiusura del Traforo: il direttore generale Felice Morisco stabilisce che non spetta al concessionario la messa in sicurezza delle falde acquifere, in quanto non è previsto in nessun atto della convenzione, come riporta Il Centro.

“Si comunica che questa direzione ha già riscontrato la richiesta della Regione Abruzzo rilevando l’estraneità degli interventi richiamati nella delibera  regionale al rapporto concessorio in quanto non contemplati dalla convenzione vigente.” recita l’atto.

Strada dei Parchi era stata iscritta nel registro degli indagati insieme ai vertici di Infn e di Ruzzo Reti Spa per l’ipotesi del collegamento tra il rischio di inquinamento delle acque del Gran Sasso e l’assenza di isolamento tra superfici, condutture di scarico delle gallerie e falda acquifera.

La Regione Abruzzo aveva annunciato nei giorni scorsi la propria costituzione di parte civile nel processo.

Il Ministero invece con questo atto ha ufficialmente bloccato la Regione Abruzzo che aveva imposto a Strada dei Parchi lavori di impermeabilizzazione e rifacimento delle grandi condotte di captazione dell’acqua del Gran Sasso per un totale di 104 milioni di euro.

Strada dei Parchi aveva dunque fatto ricorso al Tar  e aveva minacciato, di fatto la chiusura del traforo del Gran Sasso, nonostante il rischio di essere accusata di interruzione di pubblico servizio.

Ora si attendono “ulteriori indagini e approfondimenti” che “saranno comunque contemplati dagli organi istituzionalmente preposti che verranno prontamente interessati dalla questione”, come conclude l’atto del MIT.

Si attende perciò che venga designato un funzionario pubblico che porti a compimento gli atti amministrativi necessari a dirimere la questione tra Stato e Regione Abruzzo.