L’Aquila Grandi Speranze, #recacceteCostanza e quella scossa così vera

È andato in onda ieri sera il secondo episodio di L’Aquila Grandi Speranze. Polemiche parzialmente accantonate, fra ironia e una scossa così reale da sembrare vera
Quasi due milioni e mezzo di spettatori si sono sintonizzati su Rai1 per guardare la fiction girata a L’Aquila nella quale si intrecciano storie inventate a fatti veri o del tutto verosimili: il tutto commentato sui social, come fosse un grande gruppo d’ascolto made in Aq.
È così che prende piede su diverse bacheche Facebook l’hashtag #recacceteCostanza, ispirato al nome della bambina che si è persa in piazza Duomo.
Circostanza, questa, che continua a suscitare ilarità e perplessità: “Come ha fatto a perdersi una bambina?” si chiede in una scena una famiglia sfollata a Roseto. Se lo chiedono un po’ tutti, al di là della fiction. E su Facebook c’è anche la pagina “Costanza”, con simpatiche ricostruzioni che illustrano dove potrebbe essere andata a finire la bambina dopo il terremoto.
L’ironia agli aquilani non manca e la seconda puntata andata in onda ieri lo dimostra: si sono parzialmente spente le polemiche legate all’esordio, forse perché si sta entrando nel cuore delle storie raccontate.
Ma una scena ha gelato il sangue agli aquilani. Una scossa forte, fortissima alla fine di questo episodio che ha ricordato in tutto e per tutto il terremoto a chi lo ha vissuto veramente.
Quel rumore che sale, quella paura che cresce. Quel qualcosa che gli aquilani, seppure in una fiction, riconoscono purtroppo a occhi chiusi.
Sono stati resi noti nel corso della mattinata i dati Auditel che non premiano L’Aquila grandi speranze: con 2.442.000 spettatori e uno share del 10.43% il primo canale Rai è stato superato, eccezionalmente, anche da Canale 5 che trasmetteva la terza puntata del Grande Fratello