Avezzano, sì del Consiglio al mercato in centro: ma non prima di un mese

Mercato di Avezzano di nuovo in centro. Bocciata la mozione dell’opposizione e proposta contromozione: trenta giorni per individuare la soluzione che riporti i banchi in centro.
Bocciata la mozione dell’opposizione – che richiedeva di spostare il mercato di nuovo in centro, fin da subito, attraverso una sua riorganizzazione – e promossa la contromozione presentata dalla maggioranza.
Nel corso dell’assise civica, richiesta dalla stessa opposizione per decidere il futuro del mercato, dura bagarre tra maggioranza e opposizione. Mercato di Avezzano che, a partire dallo spostamento nella zona nord della città, è stato oggetto di polemiche, lotte intestine anche interne alla maggioranza, e nuove proposte di ricollocazione. Oltre alla mozione presentata a fine marzo dall’opposizione, solo venerdì scorsoil gruppo consiliare di Responsabilità Civica aveva avanzato l’idea di spostare i banchi al centro-sud, precisamente su un tratto di Via XX Settembre.
La maggioranza ha bocciato, senza appello, la mozione presentata dall’opposizione – «È una non-proposta strumentale e non percorribile» – e ha approvato un ordine del giorno con cui si impegna a individuare, entro fine maggio, una soluzione che riavvicini il mercato al centro cittadino.
«È una mozione che non individua una soluzione». Questa, in estrema sintesi, la motivazione che ha indotto la maggioranza a bocciare la mozione dell’opposizione, la cui approvazione avrebbe comportato «la revoca di tutti gli atti amministrativi sinora adottati e, considerata l’impossibilità di tornare a esporre i banchi nella riqualificata piazza Torlonia, avrebbe paradossalmente impedito agli ambulanti – di fatto – di tenere il mercato del sabato, paralizzandone le attività», fanno sapere dalla maggioranza.
«Grazie al voto compatto della maggioranza, pertanto, gli ambulanti potranno continuare a svolgere il mercato. In assenza di una proposta concreta dell’opposizione, che non soltanto non ha preso parte al Gruppo di Lavoro, ma si è disinteressata al problema, limitandosi a strumentalizzare la questione “mercato” senza produrre un progetto alternativo, è ancora una volta la maggioranza a farsi carico di avviare in tempi rapidi un dibattito sulle possibili soluzioni. Nei giorni scorsi il gruppo consiliare di Responsabilità Civica ha proposto di spostare l’area mercatale, in larga parte, su via XX Settembre, ma non si escludono altre ipotesi di lavoro altrettanto “centrali”, che possano coniugare le problematicità lamentate dagli ambulanti, con le esigenze relative alla viabilità e alla salvaguardia delle attività economiche stanziali».
Spostamento mercato di Avezzano, questo il testo integrale dell’ordine del giorno approvato dalla maggioranza.
«La maggioranza consiliare, a seguito di un lungo e approfondito confronto al proprio interno, è addivenuta alla decisione politica di individuare una area mercatale alternativa in una zona centrale.La maggioranza, tuttavia, dopo aver letto e valutato con attenzione la mozione presentata dall’opposizione in data 29 marzo 2019, al fine proprio di tutelare l’interesse superiore del mercato del sabato, ritiene non recepibile tale istanza per i seguenti motivi: 1) la revoca degli atti adottati dalla giunta, infatti, costringerebbe l’amministrazione a sospendere con effetto immediato le attività mercatali in oggetto, alla luce dei pareri negativi espressi dai dirigenti preposti sulla mozione stessa, 2) i richiamati pareri a corredo della mozione, tempestivamente richiesti dalla presidenza ai dirigenti competenti, impongono a questo consiglio di seguire un iter attinente alle leggi in materia. Detto ciò, poiché l’unica ipotesi di riassetto del mercato settimanale del sabato, protocollata dalle associazioni di categoria in data 3 dicembre 2018, è stata ritenuta inadeguata sotto numerosi profili, aspetti da cui un’amministrazione responsabile non può prescindere, la nuova ubicazione dovrà essere oggetto di un’ampia, partecipata e condivisa valutazione da parte di tutti i portatori di interessi legittimi, al fine di individuare un’area centrale, nel rispetto delle normative vigenti, capace di ospitare lo storico mercato del sabato, conciliando le esigenze degli ambulanti con quelle della comunità».
«Questa amministrazione – conclude il testo dell’odg approvato – si impegna a tenere nella massima considerazione tutte le eventuali proposte che perverranno e dà mandato agli uffici comunali competenti di elaborare, entro il 31 maggio 2019, un piano di riorganizzazione del mercato, che preveda una rilevazione dell’esatto numero degli operatori aventi diritto, una verifica sulle dimensioni dei mezzi a disposizione degli stessi e una standardizzazione, per quanto possibile, delle dimensioni dei posteggi, oltreché una attenta analisi di costi e benefici».
Dura l’obiezione in risposta dell’opposizione, divisa tra astensioni e voti contrari rispetto alla contromozione della maggioranza. Il consigliere del Movimento 5 Stelle, Francesco Eligi, contattato dalla redazione del Capoluogo, ha affermato: «Tirar fuori un coniglio dal cilindro all’ultimo minuto, con una proposta opinabile e non vincolante per l’obiettivo di riportare il mercato in centro città, lascia l’amaro in bocca. Spero di sbagliarmi e di star solo pensando male, credendo che sia solo un modo del sindaco di placare le dissidenze e ottenere, nel mentre, l’approvazione del consuntivo di bilancio».
La data, ora, tanto attesa, quindi, è il prossimo primo giugno. «Aspettando giugno, intanto la città di Avezzano ha già perso denaro per la rimozione dei cordoli della ciclabile nell’area Nord e, inoltre, molti cittadini avranno perso i legittimi guadagni di questi mesi», conclude Eligi.
«La loro mozione dice semplicemente che entro il 31 maggio sarà elaborato un nuovo piano – precisa il consigliere di minoranza Cristian Carpineta – Elaborare è una cosa ben diversa dallo spostare il mercato. Io penso che si finirà per brancolare nel buio. Noi, tuttavia, oggi abbiamo vinto lo stesso. È stato più volte ripetuto che il mercato tornerà in centro davanti a tutti i commercianti, ora si rispetti la parola e si rispetti la città».