Festa del Narciso, a Rocca di Mezzo il tricolore profuma di narciso

Rocca di Mezzo, ecco la 73esima Festa del Narciso, quest’anno il 2 giugno per le elezioni di maggio. Sei carri sfileranno dall’Aia della Fonte lungo tutta Piazza Principe di Piemonte.
Saranno sei i carri allegorici a sfilare tra le strade del paese, tra scene recitate e scenografie appositamente costruite ed allestite per l’occasione.
Festa del Narciso quest’anno posticipata, dall’ultima domenica di maggio al due giugno, nel giorno della Festa della Repubblica, per la concomitanza con le elezioni europee e comunali, in maggio. Dall’Aia della Fonte i carri percorreranno tutta Piazza Principe di Piemonte, in un percorso a tappe che, per l’edizione numero 73 della festa, radunerà cittadini del posto e numerose persone provenienti dall’intero territorio del circondario, per un appuntamento ormai storico.
Tradizione ricca di storia quest’anno lanciata da un video promozionale dalla Pro Loco del posto, che cura l’organizzazione dell’appuntamento.
Un’autentica tradizione per il comune di Rocca di Mezzo, con assoluto protagonista il narciso, un fiore geofita che cresce spontaneamente sull’Altopiano delle Rocche, da sempre. «Per l’intero mese di maggio abbiamo lavorato all’allestimento dei carri, a partire dal progetto della struttura e della scena da rappresentare. Quest’anno, con grande soddisfazione, posso comunicare che i carri saranno 6, in numero maggiore rispetto alle ultime edizioni», spiega alla redazione del Capoluogo il presidente della Pro Loco Serigio Argentieri.
«Quest’anno abbiamo cercato di ricreare la collaborazione e la partecipazione dei gruppi a lavoro per la realizzazione del carro. Parteciperà anche il paese confinante di Ovindoli, sfilando con il proprio carro. Importante, poi, il ritorno della storica associazione corale Il Narciso, che farà anche parte della sfilata. Il vero e proprio collante che ha permesso alla tradizione di rinnovarsi con il tempo». E il tempo di una primavera inoltrata farà da sfondo, il 2 giugno, alla festa che colorerà, una volta in più, l’Altopiano delle Rocche, grazie alla bellezza di una tradizione che non sfiorisce mai.