Falconiere Granati, dopo l’attestato di riconoscimento il documentario per National Geographic

3 maggio 2019 | 13:05
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Falconiere Granati, dopo l’attestato di riconoscimento il documentario per National Geographic

Il falconiere Granati prenderà parte a un documentario di National Geographic, dopo l’attestato dell’Ambasciata UAE. Immagini girate sull’isola di Lesbo.

Dopo neanche 3 settimane dal suo rientro in Italia, il falconiere Granati torna ad essere impegnato all’estero tramite la sua arte; e questa volta per un documentario per la nota organizzazione National Geographic, interessata al volo di una delle Aquile che Granati ha in addestramento.

«Gireremo delle immagini sull’isola di Lesbo in Grecia, ripresa dall’alto attraverso il volo di una delle Aquile della mia équipe. Il progetto è svolto in collaborazione con un noto falconiere locale Stavros Athanasiou che effettuerà dei voli con un’Aquila reale. Il nome dell’Aquila che volerò – spiega Granati – é Sybil ed è un Aquila rapax. Ho deciso di dargli questo nome a seguito del violento terremoto che ha colpito le zone a ridosso dei monti Sibillini qualche anno fa. Di particolare quest’aquila ha la capacità di trasportare una microcamera a zainetto, o meglio sul suo dorso.  Lo zainetto viene utilizzato in falconeria per l’istallazione dei gps o sistemi radio, quando gli animali volano liberi. Questo per evitare che i rapaci possano perdersi una volta in volo».

«Con alcuni adattamenti – prosegue Granati – ho trasformato questo sistema adattandolo e dando la possibilità all’Aquila di trasportare la microcamera; il risultato è straordinario in quanto si ha la possibilità di volare insieme all’aquila. Sybil è una delle poche aquile al mondo ad avere questa capacità. Il sistema inoltre è stato inserito nel programma Flyboost, particolare tipologia  di allenamento per i rapaci da reintroduzione, che ho presentato negli Stati Uniti qualche settimana fa e che, ad oggi, si trova in fase di sviluppo per alcune pubblicazioni scientifiche di carattere internazionale. Lemicrocamere ci danno la possibilità di studiare la dinamica di volo dei rapaci allenati direttamente con la visuale del rapace. Con questo sistema quindi, abbiamo la possibilità di osservare il volo e di capire precedentemente alla reintroduzione, se il rapace ha delle problematiche e se può essere quindi reinserito in natura».

«Il programma flyboost – continua Granati – unisce l’antica arte della falconeria alle moderne tecnologie. Per 3 anni ho sviluppato questo sistema, anche in collaborazione con l’Università di Teramo, per creare un sistema che potesse aiutare i rapaci selvatici reintrodotti a sopravvivere in natura. Attualmente le reintroduzioni avvengono senza tenere conto della muscolatura dei rapaci che, dopo un periodo di inattività, vengono reinseriti senza nessuna possibilità di essere competitivi e quindi con un altissima mortalità. Attraverso droni, monoala, gps, ho creato questo sistema, che in autunno verrà ulteriormente sviluppato negli Stati Uniti con alcune Aquile Reali».

Granati inoltre, sarà protagonista nelle prossime settimane di alcune puntate della sua rubrica Wildman, in onda durante il programma L’ARCA DI NOE’ tutte le domeniche alle ore 13.40 su canale 5 (Mediaset). Da ormai 3 anni dà la possibilità al pubblico di scoprire i luoghi nascosti del pianeta attraverso l’antica arte della falconeria e i suoi personaggi simbolo. Tra le fredde terre del Kazakistan con i nomadi delle steppe, i caldi deserti del Medioriente con gli sceicchi, gli enormi boschi canadesi, le vallate francesi, le distese spagnole e così via, ogni puntata di questa rubrica regala emozioni, con un’arte che unisce storia, cultura e tradizioni senza fare distinzioni di razza, religione ed etnia.

Prossime puntate: gli ibridi di lupo nord americano nel New jersey – reintroduzione con le moderne tecnologie in California. Per chi volesse conoscere l’aquila Sybil dal vivo. Festival delle Aquile 5 maggio Calascio info 3485345364 www.falcong.it

Giovanni Granati è fresco, tra l’altro, del riconoscimento assegnatogli dall’ambasciata degli Emirati Arabi Uniti.

L’ambasciatore degli Emirati Arabi Uniti , Eccellenza Saquer Nasser Al Raisi, ha scritto al falconiere Granati appena tornato da un impegnativo tour negli Stati Uniti, congratulandosi per il successo avuto per la sua partecipazione alla cerimonia della 47ma giornata Nazionale degli Emirati Arabi Uniti. «In quell’occasione sua eccellenza Saquer – spiega Granati – ha mostrato notevole interesse per il nostro territorio, per la Rocca di Calascio e la Fortezza di Civitella del tronto, teatri naturali delle esperienze wild (appuntamenti mensili in cui Granati offre la possibilità di gradire il volo libero di aquile, falchi, gufi eccetera) congratulandosi del grande lavoro svolto nel tramandare questa nobile arte in connessione con il territorio».

«L’Ambasciatore inoltre ha voluto rammentare l’importanza del rispetto delle tradizioni, valore inestimabile e patrimonio dell’identità di un paese, che lentamente stanno scomparendo lasciandoci sempre più in una società disordinata e priva di fondamento; l’evoluzione si ha con la giusta connessione tra storia e tecnologia».

L’ambasciatore ha quindi voluto premiare con un Attestato di riconoscimento Granati. L’attestato andrà ad unirsi agli altri documenti storici conservati presso la fortezza di Civitella del Tronto e dedicati alla falconeria, tra cui il certificato ricevuto ad inizio anno dal Presidente della A.A.I.I. (Asian and African Falconry Federation)  il Kazako Bakyt Karnakbayev e l’invito ufficiale del Peregrine Fund, l’associazione di falconeria Americana che ha salvaguardato il falco pellegrino dal rischio estinzione e che ha invitato Granati al Meeting di primavera in Idaho (USA). In questa occasione Granati avrà l’opportunità di presentare ai migliori Biologi, veterinari e falconieri degli States, una nuova ed innovativa tecnica di allenamento per lo sviluppo della muscolatura dei rapaci attraverso le moderne tecnologie, tecnica in sperimentazione qui in Abruzzo da ormai 3 anni, di cui è l’ideatore. La presentazione avverrà dopo un ulteriore test focalizzato sulle Aquile reali selvatiche della California, insieme alle prestigiose associazioni locali a cui Giovanni ha fatto visita nel corso di quest’anno.