L’Aquila, entro l’anno il nuovo centro raccolta rifiuti a Centi Colella

Nuovo centro di raccolta di rifiuti urbani a Centi Colella: c’è la copertura finanziaria. I dettagli del progetto.
“Un nuovo centro di raccolta per rifiuti urbani sorgerà entro quest’anno nella zona ovest della città”, lo rende noto l’assessore alle Politiche Ambientali Fabrizio Taranta. “Il progetto definitivo – come già preannunciato dall’ex assessore Imprudente a margine del suo mandato in Comune e del quale è stato proponente – ha trovato copertura finanziaria sul capitolo di spesa del Bilancio di Previsione 2017-2019 per l’importo complessivo di 392.857,14 €, di cui 275.000 €, a carico della Regione Abruzzo e per 117.857,14 €, quale co-finanziamento, a carico dell’Ente”.
“Il nuovo centro di raccolta – precisa Taranta – sarà realizzato su un’area di proprietà comunale, dove dunque, per la prima volta, non si pagheranno affitti, ma sarà qualcosa che resterà all’Amministrazione comunale e all’Asm. Ma è importante anche sul piano strategico perché i cittadini potranno finalmente conferire anche i rifiuti ingombranti in un secondo luogo che si va ad aggiungere a quello già esistente di Bazzano, nella zona est”.
Tale progetto rientra nell’ambito delle opere pubbliche di interesse strategico per l’Amministrazione Comunale in quanto può contribuire ad incrementare la performance della raccolta differenziata, configurandosi come secondo anello nell’articolazione del sistema di raccolta differenziata di prossimità e stradale (residua) attualmente presente sul territorio; nonché consente di recuperare ad un uso collettivo virtuoso un’area di fatto inutilizzata ed in parte già alterata morfologicamente. Nel centro vigerà divieto assoluto di effettuare qualsiasi operazione di trattamento del rifiuto. La legge di riferimento consente infatti esclusivamente operazioni di raggruppamento e deposito secondo modalità e tempistiche stabilite. (La durata del deposito non deve essere superiore a 3 mesi. Per la sola frazione organica umida -cd “organico” – vige l’obbligo di avviare agli impianti di recupero entro 72 ore, al fine di prevenire la formazione di emissioni odorigene – MA IL PROGETTO NON PREVEDE IL CONFERIMENTO DI QUESTA TIPOLOGIA DI RIFIUTO).
“Un progetto – prosegue Taranta – che punta migliorare il servizio offerto ai cittadini consentendo loro di conferire rifiuti non intercettabili dal sistema di raccolta attuale [70% territorio comunale servito da raccolta differenziata “porta a porta”, il restante da raccolta differenziata stradale (cassonetti)]; disincentivare l’abbandono dei rifiuti sul territorio comunale (in specie in zona Ovest). Ciò avrà riflessi sia sul decoro urbano sia sulla performance della raccolta differenziata (livello attuale: 36%); consentire di recuperare ad un uso collettivo virtuoso un’area di fatto inutilizzata ed in parte già alterata morfologicamente (presenza di recinzione e di scavo); compatibilità urbanistica del progetto del CdR con la destinazione d’uso dell’area; utilizzare un’area di proprietà dell’Ente; prevedere l’utilizzo di aggregati riciclati (conformi ai requisiti tecnico-prestazionali di cui all’Allegato 4 del DM n. 5205/2015) derivanti dall’impianto di trattamento delle macerie del sisma del 6 aprile 2009 “ex Teges” di Pontignone, gestito da ASM SpA; utilizzare una rete viaria di scorrimento urbano preesistente con un accesso agevole tanto per gli utenti quanto per i mezzi di trasporto e conferimento agli impianti di trattamento”.
Chi potrà conferire: Cittadini residenti; Aziende previa convenzione col gestore e solo se rifiuti assimilati agli urbani non pericolosi.
Quali rifiuti: Rifiuti ingombranti (es. materassi, mobilio ecc.), RAEE – Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (lavatrici, frigo, tv, piccoli elettrodomestici), toner, sfalci e potature, carta, pneumatici fuori uso, batterie.