Aciam, cambio al vertice: la nuova presidente è Anna Maria Taccone

Cambio al vertice per l’Aciam, la nuova presidente è la 49enne commercialista Anna Maria Taccone. Succede a Lorenza Panei dopo sei anni.
Cambio della guardia alla guida di Aciam. L’Assemblea dei Comuni Soci ha scelto Anna Maria Taccone, commercialista, revisore dei conti e docente universitaria, come nuova presidente di Aciam, su proposta del primo cittadino di Avezzano, Gabriele De Angelis.
«Ne sono onorata, la prenderò come una preziosa occasione per mettere la mia esperienza professionale al servizio del nostro territorio», ha detto la neo presidente Taccone. «Ringrazio tutti i sindaci ed in particolare il sindaco di Avezzano, Gabriele De Angelis, per la fiducia accordatami, farò del mio meglio non deluderla», queste le sue prime dichiarazioni a margine della nomina ricevuta.
Riconferma in toto, invece, per il direttivo della Governance, rispettivamente per i consiglieri Laura Rosa e Pierluigi Pantalone, membri dell’organo amministrativo, e per l’amministratore delegato Alberto Torelli e il consigliere rappresentante del socio privato, Umberto Di Carlo, patron della Tekneko.
Nell’assemblea dei soci il bilancio annuale di Aciam, relativo all’annualità 2018, è stato approvato all’unanimità.
Per la società partecipata, che si occupa della gestione rifiuti nella Marsica e nell’aquilano, utile in bilancio anche per il 2018, pari a € 141.583,00. Durante l’assemblea è stata avanzata la proposta di un aumento di capitale, a costo zero per i Soci, che dovrà essere sviluppata nei prossimi mesi.
Per l’Azienda, che ha confermato di essere ampiamente in grado di autofinanziare la propria gestione, la problematica maggiore resta legata, ad oggi, alla cronica criticità della riscossione dei crediti, già oggetto di attenzione da parte dell’Organo amministrativo.
Nel prospetto della presidente Lorenza Panei, il resoconto di sei anni di attività: dallo stato dell’arte al momento della nomina alla pianificazione delle strategie di medio-lungo termine, all’impronta fortemente green della gestione, passando per l’implementazione dei servizi e l’impegno strenuo e costante per gli equilibri di cassa e lo sviluppo: sforzi coronati, per la prima volta nella storia di Aciam, anche dalla redistribuzione degli utili. Tra i punti salienti ricordati dalla presidente Panei, la stipula dell’accordo con AMA, la municipalizzata romana, l’ottenimento dell’appalto per la rimozione delle macerie, la progettazione e l’avvio del processo di riconversione dell’impianto di compostaggio di Aielli, accanto all’implementazione dei servizi, inclusa l’attività di educazione ambientale condotta costantemente.
La Presidente ha anche ricordato i momenti critici nella storia della sua conduzione, come la battaglia per contrastare la scalata ad Aciam da parte del consorzio presieduto da Salvatore Buzzi, tra i protagonisti di “Mafia Capitale”.
La presidente uscente Lorenza Panei, che ha incassato il plauso unanime dei Soci per il lavoro svolto, ha dichiarato: «Ho trovato un’Azienda che era al 50% del fatturato odierno, asfissiata dai debiti non saldati e i crediti non riscossi, con lo spettro della cassa integrazione per i dipendenti, e la necessità di una revisione totale, a partire dalla riduzione del numero degli stessi incarichi di vertice, attuata. Oggi concludo un percorso con un bilancio al quale possiamo guardare con orgoglio».
«Con questo bilancio generale – ha precisato la Panei – si risponde a certi urlatori che nel 2013, a fronte della mia nomina, si erano tanto imprudentemente espressi, in certi casi anche con toni scomposti e offensivi. Sono lieta di poter accogliere con una situazione ben diversa da quella che ho trovato io, sotto tutti i punti di vista, la dottoressa Alessandra Taccone, alla quale faccio i miei migliori auguri».
Nel futuro di Aciam, tra gli impegni e gli obiettivi per il prossimo anno, illustrati nel corso dell’assemblea, il rinnovo dell’accordo con AMA Roma; la realizzazione dell’ampliamento dell’impianto di Aielli; la gestione delle macerie del sisma Centro Italia, l’ampliamento del bacino di utenze per la fornitura dei servizi porta a porta in ambito provinciale ed extra provinciale; la realizzazione di centri di raccolta; la realizzazione di un impianto di trattamento delle frazioni secche e l’internalizzazione dei servizi a tutela dell’occupazione.