Chiusura Traforo Gran Sasso, il no della Asl: a rischio interventi salvavita

Non sarebbero più garantite le prestazioni salvavita perché i percorsi alternativi sono impraticabili: no della Asl alla chiusura del Traforo del Gran Sasso
Chiusura Traforo Gran Sasso, secco no della Asl L’Aquila: non sarebbero garantiti interventi salvavita
“Non sarebbero più garantite le prestazioni salvavita perché i percorsi alternativi sono impraticabili”.
La direzione della Asl, Avezzano-Sulmona-L’Aquila, per bocca della dr.ssa Simonetta Santini, direttore generale facente funzione, pronuncia un secco no alla chiusura del traforo del Gran Sasso preannunciato, per il 19 maggio prossimo, dalla società che gestisce la strada dei parchi.
“Gli interventi d’urgenza, dall’ospedale di L’Aquila a quello di Teramo”, afferma la Santini, “sarebbero a forte rischio poiché i ritardi nel trasporto del paziente metterebbero a repentaglio la vita del malato o, più realisticamente, potrebbero causarne il decesso durante il tragitto”.
“La nostra Asl, per affrontare specifiche emergenze”, dice la Santini, “ha una convenzione con la Asl di Teramo per la cardiochirurgia e per la chirurgia toracica, branche di cui il San Salvatore è privo. Identica problematica, in senso inverso, vale per l’ospedale di Teramo che, non disponendo della radiologia interventistica e della Tin (terapia intensiva neonatale) deve rivolgersi al presidio del capoluogo regionale. Cosa accadrebbe su entrambi i fronti, con le ambulanze impossibilitate a transitare sull’autostrada e a trasferire velocemente i pazienti nei tempi compatibili per salvare la vita dei malati?”