Sistema Gran Sasso, Biondi: “Cittadini aree interne usati come scudi umani”

14 maggio 2019 | 12:18
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Sistema Gran Sasso, Biondi: “Cittadini aree interne usati come scudi umani”

Conferenza stampa congiunta dei sindaci di L’Aquila e Teramo su sistema Gran Sasso: “Impensabile chiusura traforo, cittadini sotto ricatto”.

Conferenza stampa congiunta del sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, e del sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, che nel tardo pomeriggio di oggi avranno un incontro al Mit sulla questione sistema Gran Sasso. Sembra ormai tramonata la minaccia della chiusura del traforo, sulla quale il sindaco Biondi è stato durissimo: “Questa vicenda è la riprova che le popolazioni delle aree interne vengono usate come scudi umani per una diatriba tra Ministero e Strada dei Parchi e questo è inaccettabile, tanto più che lo stesso Ministero aveva già precisato che le opere di messa in sicurezza non competono alla concessionaria“. Quindi i “dati” sui danni che provocherebbe la chiusura del traforo, con le migliaia di studenti in transito, gli stretti rapporti tra gli ospedali di L’Aquila e Teramo, già sottolineati dalla Asl, e la questione dei Laboratori di fisica nucleare che hanno già definito il traforo come “infrastruttura insostituibile ed essenziale per garantire l’operatività in condizioni di sicurezza”. “I laboratori – ha sottolineato Biondi – hanno già subito un notevole danno economico e di immagine, basti pensare che operano con finanziamenti internazionali”. Il sindaco dell’Aquila ha anche ricordato che in caso di chiusura, come anticipato nella diffida, si procederà a denuncia per interruzione di pubblico servizio.

Da parte sua, il sindaco D’Alberto ha posto l’attenzione sulla “priorità” della questione ambientale: “Al Ministero chiederemo garanzie su competenze, strumenti e risorse. Evitare la chiusura del traforo è l’obiettivo immediato, ma occorre chiudere la vicenda della messa in sicurezza del sistema Gran Sasso, con la priorità rispetto alla tutela dell’acqua. Il resto rappresenta interessi legittimi che comunque bisogna subordinare alla priorità ambientale”.