Avezzano, incidente a Scalzagallo: indagato l’ex ispettore Di Giamberardino

16 maggio 2019 | 12:44
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Avezzano, incidente a Scalzagallo: indagato l’ex ispettore Di Giamberardino

C’è anche l’ex ispettore Di Giamberardino tra i quattro indagati per l’incidente avvenuto la notte dei Focaracci, ad Avezzano, nel quartiere di Scalzagallo.

Sotto inchiesta, per un litigio avvenuto la notte dei focaracci, in onore della Madonna di Pietraquaria, sono finiti un finanziere, un carabiniere di Pescina e i suoi due fratelli. Uno di loro è proprio il 62enne Piero Di Giamberardino.

L’ex ispettore, come riporta il Centro, era stato già condannato, in passato, con l’accusa di aver fatto introdurre cocaina nell’auto di un giornalista considerato “scomodo”. La vicenda avvenne nell’ambito del caso giudiziario di Michele Perruzza, accusato dell’omicidio della giovane nipote Cristina Capoccitti a Balsorano.

Sotto indagine del sostituto procuratore Maurizio Maria Cerrato, oltre all’ex agente, sono finiti Vittorio Di Giamberardino, carabiniere, e un terzo fratello dei due, Ermenegildo. Oltre a Roberto Di Mascio, finanziere a Roma. Tra le parti offese, invece, come riportato dal Centro, oltre ai coniugi, due agenti del commissariato, intervenuti sul posto quella sera.

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La notte dei focaracci una Bmw arrivò ad alta velocità distruggendo alcune delle auto parcheggiate nel quartire residenziale di Scalzagallo. Il frastuono dell’incidente spaventò i residenti della zona. Tra questi anche il proprietario delle automobili, un medico di Avezzano, F.A. Il dottore si precipitò in giardino, assieme alla coniuge al figlio. La situazione degenerò secondo quanto denunciato dal medico avezzanese, il quale accusò i quattro di essere stato minacciato di morte più di una volta.

Sul posto intervennero diverse volanti della polizia, una volante dei carabinieri e una della Polstrada. La tesi sostenuta dall’accusa è che i quattro uomini avrebbero tentato di aggredire il medico e sua moglie, con il conducente dell’automobile che si sarebbe rifiutato di effettuare l’alcoltest. La vicenda sarebbe stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza, installate nell’abitazione.

Il pm Cerrato, precisa il Centro, ha aperto l’inchiesta nei confronti dei quattro uomini coinvolti nell’accaduto, tra questi anche Piero Di Giamberardino, noto alle cronache per l’arresto, nel 1993, con l’accusa di aver fatto mettere, da un pregiudicato di Avezzano, dosi di cocaina nell’auto del giornalista Gennaro De Stefano, che trascorse, ingiustamente, quasi due mesi in carcere, fino alla confessione del pregiudicato stesso.