L’Aquila: da Garibaldi agli arrosticini, il volto goliardico del Giro d’Italia



Non solo ciclisti e carovana rosa, con musica e gadget in attesa dell’arrivo. Tra striscioni e personaggi (anche) storici, il Giro è uno spettacolo anche tra i tifosi. Le foto
Non solo ciclisti e carovana rosa, con musica e gadget per ingannare l’attesa all’arrivo. Tra striscioni e personaggi (anche) storici, il Giro è uno spettacolo anche tra i tifosi.


Non poteva mancare Garibaldi: al di là del personaggio storico, è diventata una presenza fissa al Giro quella di Garibaldi – Pasetta (questo il soprannome completo), quasi 80 anni, che non fa mai mancare il suo saluto alla carovana rosa. Tommaso D’Amico (il vero nome) è simpatico, estroso e azzarda anche qualche pronostico: Ciccone e Viviani, quelli di ieri.

Questa immagine ha fatto il giro del web dopo essere stata ripresa da varie pagine ironiche (tra le altre l’Abruzzese Fuori sede e Sesso, Droga e Pastorizia)
Alle svolte di Popoli, il gruppo “Quelli delle Svolte” ha fatto sentire il calore e soprattutto l’odore dell’Abruzzo a quanti erano impegnati sulla salita. Arrosticini e, sullo sfondo, i ciclisti: un’immagine spassosa e al tempo stesso un odore invitante che ha fatto confessare al radiocronista della Rai, in diretta dalla moto che seguiva la corsa, di essere stato uno di quelli ad aver usufruito del gentile omaggio.

A molti non sarà sfuggito poi il temerario tifoso che, sempre alle svolte di Popoli, ha corso per qualche metro in mutande con un ombrello arancione in mano. Catturato dalle telecamere della Rai, anche lui è entrato a far parte della storia della tappa Vasto – L’Aquila


Gli striscioni e le scritte non mancano sul percorso e ad ogni tappa del Giro. Qui ce ne sono due: il doping a tema vino e arrosticini, e uno con un riferimento alla vicenda del Traforo del Gran Sasso. Rigorosamente in aquilano.

Incontro speciale a San Gregorio: il campione di ciclismo Francesco Moser si ferma nella frazione aquilana per salutare Suor Mirella. Strade e vite che tornano ad incontrarsi nel segno della solidarietà e delle due ruote.
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