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Ex Scuola De Amicis, nuovo stop ai lavori: il TAR accoglie il ricorso della MGM

28 maggio 2019 | 10:17
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Ex Scuola De Amicis, nuovo stop ai lavori: il TAR accoglie il ricorso della MGM

Annullata l’aggiudicazione della gara in capo al Consorzio Stabile SEI: il Provveditorato avrebbe dovuto indire una nuova gara e non procedere alla scorrimento della graduatoria.

Si fermeranno nuovamente i lavori nella ex scuola De Amicis: il TAR Abruzzo ha accolto il ricorso della ditta MGM contro il Ministero per le Infrastrutture e i Trasporti, il Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche e la nuova ditta affidataria dei lavori, il Consorzio Stabile SEI Scarl.

Annullata dunque l’aggiudicazione della gara in capo al Consorzio Stabile Società Edilizia Integrata (dopo lo sgombero del cantiere da parte di MGM e la consegna dei lavori alla nuova ditta): il Provveditorato avrebbe dovuto indire una nuova gara e non procedere alla scorrimento della graduatoria con successivo contratto d’appalto del 2 ottobre 2018 con la SEI.

La risoluzione del contratto con la MGM avrebbe dovuto essere seguita da una nuova gara da parte della stazione appaltante, “in omaggio ai principi di libera ed effettiva concorrenza, di par condicio”, come riporta Il Messaggero.

I lavori dunque, iniziati solo una settimana fa, subiranno una nuova battuta d’arresto eil cantiere della scuola simbolo dell’Aquila, preannunciato da una nota dello stesso Ministero, dovrà essere bloccato per l’ennesima volta, in attesa di una svolta nell’annosa vicenda giudiziaria.

Ex scuola De Amicis, la vicenda giudiziaria in breve

Nello scorso luglio il Consiglio di Stato, sezione quinta, ha definitivamente accolto l’appello proposto dal Provveditoratosulla vicenda della scuola De Amicis, dichiarando inammissibili il ricorso e i motivi aggiunti della laziale Mgm Costruction and Engineering Spa.

L’appalto per la ricostruzione della De Amicis era stato vinto nel 2013 da una ditta che venne però dichiarata decaduta per non avere confermato il possesso dei requisiti: nonostante ciò, intentò ricorso, perdendo. Subentrò, appunto, la MGM di Latina che però,  dopo avere sottoscritto il contratto e redatto il progetto esecutivo, ha parzialmente perso i requisiti di legge per l’esecuzione dell’opera. Da qui è nato un lungo contenzioso, prima davanti al Tribunale amministrativo regionale dell’Abruzzo – che ha accolto i motivi della Mgm –  e il successivo ricorso del Provveditorato al Consiglio di Stato, che ha visto prevalere le ragioni del Provveditorato stesso.

Da qui, la stipula del contratto con il Consorzio SEI – Società Edilizia Integrata Scarl di Roma.