Il rosone aquilano diventa una ferratella con lo stampo di Massimo Della Morte

Il rosone aquilano diventa una ferratella con lo stampo dell’artigiano Massimo Della Morte: l’intervista.
Il rosone aquilano lo conoscono tutti, adesso grazie a Massimo Della Morte non sarà solo da ammirare come fregio monumentale o in bella mostra sulla facciata di una delle 99 chiese, ma tutto da gustare, grazie allo stampo da lui creato per riprodurlo sotto forma di una ferratella.
Le ferratelle sono uno dei dolci più semplici e amati della tradizione abruzzese, la loro origine è lontanissima e devono il nome proprio a questo strumento – “lu ferre” – che a partire dal Settecento era portato in dote alle spose abruzzesi, con iniziali dei nomi, data delle nozze o stemma araldico, per le famiglie più benestanti.
Pare però che le origini risalgano addirittura a un dolce dell’epoca roma, il crustulum; conosciute anche come cancelle (nel molisano), o neole (nel teramano) e pizzelle (nel teatino).
Originario di Fossa, Massimo è specializzato non solo in artigianato artistico ma anche in riproduzioni d’arte, dalla piccola medaglia al grande bassorilievo.
Con la realizzazione di questo stampo ha voluto omaggiare la sua città: “ anche se il rosone era già tra le mie creazioni dal 2005”, spiega, intervistato dal Capoluogo.it.
Una nuova veste per un simbolo importante, creata non in un momento a caso ma nell’anno del decennale del sisma:
“Il tempo passa ma quella lunga notte non la dimenticheremo mai noi aquilani. E’ stata una scossa molto forte anche per chi come me viveva della sua attività. Ma ce la stiamo mettendo tutta per andare avanti e prendere ciò che di positivo offre il nostro territorio”.
Titolare della ditta Aveia Ars che si trova a Fossa, produce non solo artigianato artistico, ma anche piccoli complementi d’arredo e articoli da regalo, spesso ispirati alla tradizione aquilana e alle sue radici, “che per me sono molto importanti”.
L’idea dell’uso alimentare e quindi la trasformazione del rosone in alimento nasce proprio dal fatto “di rendere il prodotto più forte e radicato sul territorio aquilano”
Un territorio al quale non solo è molto legato, ma dal quale non vuole andar via, nonostante le tante difficoltà a dieci anni dal sisma.
“Con impegno e tenacia c’è spazio per tutti, anche per piccole attività come la mia. Ovviamente è necessario un adeguato spirito di iniziativa e soprattutto tanta voglia di collaborare tra colleghi, senza gelosie, senza invidie, in un’ottica propositiva e di ottimismo!”
Ed è fiducioso che questo stampo possa essere lo strumento per far conoscere qualcosa di bello e antico dell’Aquila:”sto avendo molti apprezzamenti positivi. Da quando ho pubblicato qualche foto sul mio profilo Facebook ho ricevuto tante telefonate e messaggi di gente incuriosita e anche intenzionata ad acquistarlo”.
La ferratella/rosone abruzzese pare sia pronta anche per sbarcare oltreoceano.
“Mi ha scritto una signora aquilana che vive da anni in Uruguay. Vuole far conoscere la ferratella in Sud America e ci stiamo organizzando per la spedizione! Sono emozionato, ma anche molto felice. Dopo tanti sacrifici finalmente arriva qualche soddisfazione!”