Avezzano, Rosa: “Paralisi amministrativa per mancata condivisione”

Dopo le vicende dell’ultimo rimpasto amministrativo, parla Leonardo Rosa, Fdi.
«La situazione di “stallo” in cui si è venuta a trovare l’Amministrazione Comunale ha un’unica matrice: l’assenza di metodo nella riprogrammazione dell’attività di governo».
«Il Sindaco non avrebbe dovuto accettare i suggerimenti dei “maestri del nulla” nella ricomposizione dell’organo esecutivo, ma avrebbe dovuto porre mente alla condivisione dei programmi, prima ancora che alla riassegnazione delle poltrone. La nomina degli Assessori avrebbe dovuto essere funzionale agli obiettivi, anziché rispondere ad esigenze personalistiche che di tecnicismo politico hanno ben poco a che vedere».
«Dopotutto le criticità che avevano portato tutta la consiliatura ad attivare la c.d. verifica della maggioranza con azzeramento della giunta, muoveva dalla maturata consapevolezza di procedere in assenza di condivisione su modalità ed obiettivi preventivamente convenuti, seppur sommariamente esposti nel programma di mandato», precisa Rosa.
«L’attenzione sul metodo (programmi prima ancora che poltrone) era stata dal consigliere comunale Rosa Leonardo ampiamente illustrata nella conferenza stampa del 10.5.2019 in occasione dell’adesione al partito Fratelli d’Italia.
In questo il consigliere comunale plaude e condivide il comunicato stampa rilasciato il 29.5.2019 dal consigliere regionale Lega Simone Angelosante, nella parte in cui questi individua le “nuove criticità” in cui è ricaduta l’amministrazione cittadina, a causa dell’assenza di una preventiva discussione sui programmi (PRG – T-Red – Mercato – Pista ciclabile – Sicurezza – Lavoro) ovvero proprio su quelle tematiche già attenzionate dal partito Fratelli d’Italia».
«Caratterizzarsi semplicemente come amministrazione di centrodestra, certamente non esime dall’adottare quella metodica di lavoro che è propria dei sistemi liberali, soprattutto quando le necessità della cittadinanza si accrescono a causa della incongruenza dell’azione politica». E sul punto il Consigliere Rosa evidenzia «come la questione del semaforo killer oggi assume contorni ancora più gravosi laddove, da un lato sopraggiungono le prime pronunce dei giudici che annullano i verbali condannando l’Amministrazione alle spese legali (quindi danno erariale e comunale), dall’altro gli ignari cittadini che pure hanno provveduto al tempestivo pagamento delle multe (per mero superamento della linea di arresto) oggi sono destinatari di una ulteriore contravvenzione, variabile da un minimo di Euro 292,00 ad Euro 1.168,00 per la mancata comunicazione del nominativo del conducente che avrebbe commesso la supposta infrazione. Senza sottacere le difficoltà in cui versano gli uffici Comunali affatto preparati alla valanga dei ricorsi».
«Sicché – conclude Rosa – prescindendo dalla caratterizzazione delle componenti politiche che assumeranno responsabilità dirette nella nuova compagine di governo, si invita il Primo Cittadino a profondere un impegno sollecito per le problematiche illustrate e non più procrastinabili».