Una discarica a cielo aperto a L’Aquila; frigoriferi vecchi e altri ingrombi sul ciglio della strada, erba alta e incuria generale all’altezza della S.S.80.
Una specie di discarica a L’Aquila in un posto molto frequentato fino a poco tempo fa, dal momento che all’indomani del sisma del 6 aprile 2009 sul piazzale dove oggi si trovano i rifiuti, erano posizionati dei container, creando una specie di centro commerciale, conosciuto come “Il Pino”, con un alimentari, frutta e verdura, un calzolaio e una pescheria.
Una piccola oasi commerciale che diede una boccata di ossigeno per i residenti della via Uruguay. Molti gli anziani che lì hanno potuto fare la spesa senza aver bisogno di prendere i mezzi, ricreando quella socialità spezzata dalla dislocazione conseguente al terremoto.
I container oggi non ci sono più, sono stati rimossi e da allora il piazzale e tutta la zona intorno si trovano in uno stato di desolazione e degrado, definita una vera e propria “discarica a cielo aperto” da chi si trova a transitare su quella zona.
Il basamento sul quale poggiavano i manufatti è stato ricoperto da cumuli da terra e come si evince dalle immagini inviate da un lettore del Capoluogo.it sono la spazzatura e l’inciviltà a fare da padroni.
Nonostante l’abbandono del piazzale, la S.S 80 resta una strada molto trafficata, che si trova tra l’ospedale e la zona delle scuole di via Ficara.
Una discarica non è sicuramente una bellissima cartolina per quanti vi transitano ogni giorno.
La segnalazione arriva da un lettore alla rubrica Dillo al Capoluogo in cui è possibile raccontare tutto quello che non va attraverso il tradizionale indirizzo di posta elettronica: ilcapoluogo@gmail.com oppure attraverso il servizio di messaggistica WhatsApp (392 6758413) o ancora tramite la pagina Facebook.