L’Aquila: arriva “Il primo taglio”, selezione di carni e braceria dei fratelli Bucci

“Il primo taglio”: a L’Aquila apre le porte la nuova macelleria dei fratelli Bucci con annessa braceria sulla S.S. 80.
“L’amore non si nutre solo di sentimento ma anche di bistecche” questo il leit motiv che ha spinto Roberto e Massimo Bucci, entrambi macellai di esperienza, a puntare “sulla nostra città, portando un servizio che sappiamo fare, confidando nell’affetto e nella partecipazione dei nostri clienti”.
Un lavoro, quello del macellaio, che Roberto ha iniziato alla tenera età di 12 anni, “tenera come i miei tagli di carne”, spiega in un’intervista al Capoluogo.it.

E IlCapoluogo.it ha voluto con lui ripercorrere questi anni di attività, partendo dai primi passi mossi sotto la guida dello storico macellaio Manetta del Torrione, proseguendo poi con Francesconi all’interno del supermercato Paiper, dove ha rilevato e gestito la macelleria per circa 34 anni fino alla chiusura di quell’attività.

“Qualche mese fa ci comunicarono che il supermercato avrebbe chiuso – aggiunge – noi abbiamo deciso di non darci per vinti e di continuare ad andare avanti proprio a L’Aquila, la nostra città alla quale abbiamo dato tanto, ricevendo anche molta soddisfazioni, da parte dei miei affezionatissimi clienti”.

“Sono stati momenti difficili – ricorda – abbiamo dovuto ricominciare da capo, così come è successo all’indomani del terremoto del 6 aprile. All’epoca fummo fortunati, il supermercato riaprì quasi subito ma c’era tanto sgomento e non fu facile ricompattarsi, nonostante nella gente si percepisse la necessità di sentirsi parte di una comunità”.
“Anche allora – continua – come oggi, non ci siamo dati per vinti. Questo sappiamo fare e abbiamo sempre fatto e siamo fortunati, perché non è solo un lavoro, ma qualcosa che tutto sommato facciamo con il sorriso!”.

“La mia passione per la carne è qualcosa che ho dentro da sempre – spiega – di un taglio guardo ogni minima parte, non mi accontento, deve essere praticamente perfetto. I miei clienti devono essere soddisfatti e devono aver voglia di tornare da noi”.
E adesso, insieme alla rivendita anche la possibilità di gustare la carne direttamente in loco, magari insieme a un buon bicchiere di vino, “ovviamente locale. Abbiamo delle eccellenze che ci invidiano in tutto il mondo e magari nemmeno ce ne rendiamo conto. Non a caso siamo il popolo della ‘rustella’, della brace sempre e comunque! Abbiamo dei tesori nell’Aquilano, fatti di carne di castrato o agnello”.

E non è facile secondo Bucci saper riconoscere un buon taglio a primo sguardo, “il nostro ormai è un occhio clinico, quasi chirurgico. Non per niente ogni tanto da solo o insieme a mio fratello giriamo allevamenti e rivendite in tutta Italia per trovare ciò che di eccellente offre tutto il territorio, da Nord a Sud e lo portiamo a L’Aquila”.
Non solo quindi prodotti locali ma un’ampia scelta di carne proveniente da Marche, Toscana e dal Teramano e ancora salumi e formaggi presi dall’Aquilano, da Campotosto o da Pizzoli, “per offrire sempre e solo il meglio!”.
“Per noi – continua – i clienti sono come persone di famiglia e come tali vanno trattate. Non vengono solo a fare la spesa, ma qualcuno prende qualche minuto per una chiacchiera, per chiedere un consiglio su come cucinare ciò che sta acquistando”.

Perché Bucci alla fine la carne non ama solo venderla, ma anche mangiarla e cucinarla: “Sono un amante della cucina semplice e sono anche piuttosto bravo. Non solo con la griglia ma anche con piatti tipici della cucina povera della tradizione abruzzese, come una fumante pasta alla gricia o una sugosa matriciana!”.
E a gustare con lui queste prelibatezze la moglie Ausra che lo aiuta in negozio con la figlia più grande, Erika.

“Senza la mia famiglia non ce l’avrei fatta. Mia moglie è stata fondamentale in questo lungo cammino fatto di salite e discese, di grandi sacrifici, ripagati dall’apprezzamento di chi ci viene e trovare e poi torna”, conclude.