L’Aquila, tecnologia e domotica: le grandi assenti della ricostruzione

5 giugno 2019 | 10:26
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Viaggio nel cantiere più grande d’Europa con l’ingegner Francesco Laurini. Pregi e difetti della ricostruzione post sisma.

Nel “cantiere più grande d’Europa, con l’ingegner Francesco Laurini, titolare Unirest, per scoprire pregi e difetti della ricostruzione a dieci anni dal sisma. «L’Aquila – ha sottolineato l’ingegner Laurini al microfono del direttore Roberta Galeotti – detiene un grande patrimonio storico, artistico e culturale che fortunatamente ha conservato anche dopo il sisma. Ci siamo impegnati per la città, guardando al futuro che sarà sicuramente straordinario, per le caratteristiche dell’Aquila, che non si possono cancellare».

Per quanto riguarda la ricostruzione, «inevitabilmente sono stati fatti degli errori, non per specifica colpa di qualcuno, ma era difficile non rimanere emotivamente coinvolti e proporre soluzioni ‘a mente fredda’». Tra gli errori rilevati, «quello principale è attribuibile al criterio della stessa ricostruzione, in senso tecnologico: abbiamo utilizzato ottime tecnologie per quanto riguarda la tutela sismica, aumentando il grado di sicurezza, ma è mancata l’attenzione alla tecnologia collaterale alla sicurezza, quella relativa agli elementi di bellezza, decoro, qualità, domotica, ergonomia e miglioramento energetico».

L’intervista integrale.