Avezzano, bocciato il Bilancio: amministrazione De Angelis ai titoli di coda

Disfatta De Angelis nel consiglio comunale decisivo per l’approvazione del consuntivo. Il bilancio non passa.
Bocciato il Bilancio del Comune di Avezzano: 14 voti contrari, 1 astenuto, 10 favorevoli. Decisivi i voti contrari, uniche incognite rimaste, di Leonardo Rosa, Marco Natale e Luigia Francesconi.
La tensione di ieri, e delle settimane scorse, è arrivata al culmine oggi, durante il Consiglio decisivo per l’amministrazione. La maggioranza-non maggioranza De Angelis implode: va sotto ai voti, bruciando l’ultima data utile per l’approvazione del consuntivo, entro i tempi disposti dal Prefetto.
Tra i punti all’ordine del giorno del consiglio di questa mattina, infatti, proprio il bilancio, già bocciato in prima istanza, lo scorso aprile.
«In cuor nostro – scrive Marco Natale per l’Udc – mai avremmo pensato di arrivare a questo punto eppure lo scenario politico amministrativo della nostra città ci ha imposto alcune, doverose, riflessioni. Imprescindibile è la considerazione della genesi di questa Amministrazione che ha visto un Sindaco eletto senza una sua originale maggioranza al termine di una campagna elettorale aspra e, permetteteci di dire, a tratti intrisa di odio. Speravamo che il tempo avesse portato effetti di una pacificazione politica ma, ad onor di verità, oggi vediamo un clima pieno di livore, risentimenti personali e rapporti ormai logori che costituiscono una barriera insormontabile per qualsiasi futura azione amministrativa. […] Manca la sintesi politica ma forse anche la capacità di farla. […] Se senza sintesi politica non c’è condivisione dei programmi, figuriamoci la realizzazione degli stessi. Avezzano non può affatto permettersi che la ricerca della sintesi politica, finalizzata all’interesse di pochi, sia l’esclusivo faro dell’attività amministrativa e senza che quindi venga effettuata programmazione o vi sia realizzazione di uno specifico programma. Serve un cambio di passo chiaro e netto all’insegna della condivisione ma anche, e direi soprattutto, del buonsenso. Per questo riteniamo che sia arrivato il momento di fermarci tutti e, preso atto dell’erronea strada intrapresa, non possiamo che mettere un punto. Nel pieno conforto del mandato conferitoci dagli elettori, stante l’impossibilità di condividere programmi e ancorchè realizzarli, riteniamo che sia opportuno, e direi anzi doveroso, rimettere il mandato amministrativo alla volontà popolare, senza alcuna remora e senza alcuna paura. E senza anche alcuna ignorante retorica circa l’eventuale ruolo del Commissario Prefettizio».
Il Capoluogo ha raccontato il consiglio comunale in diretta. Un consiglio che, fino all’ultimo memento, ha rischiato di saltare.
Per l’intero pomeriggio di ieri, infatti, nel mezzo delle fasi più calde di confronto tra De Angelis e alcuni dei suoi consiglieri – in particolar modo con il “dissidente” Leonardo Rosa (Fdi) – in assenza dei numeri per la maggioranza, è circolata l’ipotesi delle dimissioni dalla carica di sindaco da parte di Gabriele De Angelis.
Rinetrata l’emergenza, il consiglio si è aperto oggi, regolarmente alle 10, ma è iniziato con la sfiducia nei confronti del presidente del Consiglio Iride Cosimati.
Consiglio comunale decisivo per De Angelis, i precedenti: come si è arrivati alla crisi politica?
La travagliata storia dell’amministrazione a guida De Angelis si è accesa nei mesi scorsi. All’origine delle vicende che hanno portato all’azzeramento della giunta, la frattura con il gruppo consiliare di Responsabilità Civica. Frattura scaturita, secondo quanto denunciato dai civici, a mezzo stampa, dalla mancata condivisione di scelte amministrative, da parte del primo cittadino. “Decisioni calate dall’alto, che hanno portato il venir meno della funzione votata ai consiglieri”.
T-red, spostamento del mercato, pista ciclabile sono solo alcune delle scelte “incriminate”. Senza i civici la maggioranza De Angelis perde i pezzi, quattro in un colpo solo.
Prima della separazione ufficiale: consigli comunali al vetriolo, sedute d’assise saltate e riunioni dei capigruppo movimentate dagli attriti, neanche minimamente nascosti, tra il primo cittadino e la sua maggioranza.
Giunta azzerata dal sindaco De Angelis subito dopo le dimissioni degli assessori Pierluigi Di Stefano e Renata Silvagni, espressioni del gruppo di Responsabilità Civica. La crisi politica si palesa in tutta la sua evidenza allaprima bocciatura del bilancio, raccontata dal Capoluogo. L’azzeramento della giunta non spegne i malumori. Parte la fase delle consultazioni. Gruppi consiliari convocati a Palazzo città per confrontarsi con De Angelis.
Programmazione politica-amministrativa condivisa e poltrone in giunta ad oggetto delle lunghe negoziazioni, che vedono i civici, questa volta, definitivamente distanti dal primo cittadino. Escono scontenti dalle consultazioni anche i consiglieri dell’Udc, Luigia Francesconi e Marco Natale, dopo il due di picche per il doppio assessorato in giunta. È già crisi anche internamente al gruppo di Fdi, ufficializzato a consultazioni in corso. L’ex Udc Leonardo Rosa non cela una certa insofferenza, dovuta alla scelta del nome proposto per l’assessorato Fdi (ricaduto su Francesca Novellandr).
De Angelis, il caos dopo l’assegnazione delle deleghe
La nomina della nuova giunta non spegne le polemiche, anzi. L’assegnazione delle deleghe alimenta i mal di pancia. La poltrona di vicesindaco, rivendicata dai centristi dell’Udc in alternativa al secondo assessorato, va al fedelissimo deangelisiano Crescenzo Presutti, unico sopravvissuto della precedente giunta.
L’armonia politica, mai veramente rinata, si sgretola ad ogni riunione di maggioranza, con le assenze di Lino Cipolloni e le frizioni con l’ex Udc Leonardo Rosa, il quale manifesta pubblicamente il suo malumore attraverso un comunicato stampa.
Il resto è storia recente, la storia di un’amministrazione nata sotto il segno dell’anatra zoppa,che, ad oggi, fatica a rimettersi in piedi.