Avezzano, Udc ago del…bilancio: “Noi inascoltati, si torni al voto”

L’Udc dopo il voto no al bilancio consuntivo 2018, “È mancata condivisione ed è mancato buonsenso. Doveroso rimettere il mandato alla volontà popolare”
I due no di Luigia Francesconi e Marco Natale, consiglieri Udc, in aggiunta al voto di Leonardo Rosa e ai 7 dell’opposizione, decretano il declino dell’amministrazione a guida De Angelis.
«In cuor nostro mai avremmo pensato di arrivare a questo punto, eppure lo scenario politico amministrativo della nostra città ci ha imposto alcune, doverose, riflessioni. Imprescindibile è la considerazione della genesi di questa Amministrazione, che ha visto un Sindaco eletto senza una sua originale maggioranza, al termine di una campagna elettorale aspra e, permetteteci di dire, a tratti intrisa di odio», sono le parole di Marco Natale.
«Speravamo che il tempo avesse portato effetti di una pacificazione politica ma, ad onor di verità, oggi vediamo un clima pieno di livore, risentimenti personali e rapporti ormai logori, che costituiscono una barriera insormontabile per qualsiasi futura azione amministrativa. Azione amministrativa che, per definizione, sarebbe dovuta essere caratterizzata dalla continua ricerca della sintesi e dalla condivisione con i cittadini ed i consiglieri che li rappresentano».
«Questa condivisione è mancata, manca e continua a mancare in favore di un accentramento operato da pochi. E, da dirgenti d’azienda, diciamo che è un errore confondere il ruolo di primo cittadino, primus Inter pares, con quello di capo azienda».
«Riconosciamo che la velocità di azione spesso non può coincidere con la condivisione, ma forse sarebbe stato meglio andar più piano condividendo di più. Ed in tal senso ci sentiamo di condividere le osservazioni programmatiche di questi ultimi giorni, sia di colleghi di maggioranza che di qualcuno dell’opposizione. Osservazioni e richieste rimaste purtroppo inascoltate».
«Manca la sintesi politica ma forse anche la capacità di farla. Dal canto nostro, crediamo di aver sempre contribuito fattivamente alla ricerca e al mantenimento dei precari equilibri, spesso anche accollandoci appellativi antipatici, e non è stato facile considerate le turbolenze che hanno accompagnato la continua mutazione di questa amministrazione, oltre che l’ingresso dei partiti in una Amministrazione nata civica, come anche i risultati delle recenti consultazioni elettorali Regionali ed Europee. Ciò nonostante, abbiamo sempre posto quale fine ultimo la stabilità per il bene della Città».
«Sia chiaro, non può esserci attività amministrativa senza sintesi politica. Se senza sintesi politica non c’è condivisione dei programmi, figuriamoci la realizzazione degli stessi. Avezzano non può affatto permettersi che la ricerca della sintesi politica, finalizzata all’interesse di pochi, sia l’esclusivo faro dell’attività amministrativa e senza che quindi venga effettuata programmazione o vi sia realizzazione di uno specifico programma. Serve un cambio di passo chiaro e netto all’insegna della condivisione ma anche, e direi soprattutto, del buonsenso».
«Per questo riteniamo che sia arrivato il momento di fermarci tutti e, preso atto dell’erronea strada intrapresa, non possiamo che mettere un punto. Nel pieno conforto del mandato conferitoci dagli elettori, stante l’impossibilità di condividere programmi e ancorchè realizzarli, riteniamo che sia opportuno, e direi anzi doveroso, rimettere il mandato amministrativo alla volontà popolare, senza alcuna remora e senza alcuna paura. E senza anche alcuna ignorante retorica circa l’eventuale ruolo del Commissario Prefettizio».
«Il coraggio delle idee non ci manca e siamo certi che questo taglio netto aprirà una nuova e fruttuosa fase per la città di Avezzano. Una fase all’insegna della pacificazione, della sintesi politica e dello sviluppo di programmi credibili, intrisi di idee che potranno diventare azione. Il tutto con la necessaria serenità, da troppo tempo ormai perduta», ha concluso Marco Natale.