“Italia Intatta”, Mario Tozzi e Dario Vergassola a L’Aquila

Italia Intatta tour: Mario Tozzi con Dario Vergassola a L’Aquila per presentare il libro sui luoghi “nascosti” d’Abruzzo.
Con lui ci sarà anche il comico e cantautore Dario Vergassola, con il quale sta girando l’Italia per raccontare tutto il territorio.
Sul palco a L’Aquila l’assessore al Turismo del Comune dell’Aquila, Fabrizia Aquilio, il responsabile ufficio speciale per la ricostruzione, Salvo Provenzano, e lo chef William Zonfa.
Il format scenico prevede una prima parte in cui Mario Tozzi, supportato da immagini a commento, illustra in una lectio di circa 30 minuti il sito intatto della zona che ospita la tappa.
Nella seconda parte Dario Vergassola, anche lui testimone di bellezze paesaggistiche (è protagonista della trasmissione tv “Sei in un Paese meraviglioso”, presenta ed introduce gli ospiti, due o tre personalità locali che si occupano di amministrazione del territorio, tutela dell’ambiente, studiosi o imprenditori, per dibattere con loro, insieme a Mario Tozzi, delle strategie più efficaci per salvaguardare i siti.
“Esiste ancora un’Italia intatta, fatta di luoghi incontaminati”, questo il pensiero dell’autore, che con il suo libro conduce il lettore lungo le regioni e le province, “che ospitano alcuni di luoghi chiave per raccontarne l’importanza e il valore insieme a chi è impegnato a preservarli e promuoverli”.
Per quanto riguarda l’Abruzzo, l’autore ha “scoperto” le faggete della Marsica, luogo dove l’orso bruno marsicano “combatte per la propria sopravvivenza”.
“Sono appunto luoghi intatti, poco o per niente toccati dall’uomo e che conservano il proprio fascino naturale”, si legge nel libro.
“Italia Intatta” prende spunto dall’esperienza di Tozzi che per scrivere il suo libro, si è spinto in alcuni luoghi nascosti del Paese, che ha trovato appunto intatti perché risparmiati dal turismo di massa inaccessibili ai mezzi di locomozione veloci.
“Un’Italia intatta c’è, esiste ancora ma occorre sentire la responsabilità e il dovere di conservarla, in quanto traccia delle profonde radici di un’identità culturale e di una storia che sono il vero bene da lasciare in eredità alle generazioni future”, scrive l’autore.
Mario Tozzi è da sempre convinto che, “esista una bellezza condivisa, basta solo saperla cercare”.
Secondo Tozzi vi sono luoghi ugualmente “intatti”, costruiti da antichi abitanti, “che hanno preservato, nel tempo, tutta la loro magia. Sono siti dal fascino disarmante, resistiti alle guerre e alle città che sono cresciute loro intorno o, in qualche caso, sopra. Come la Napoli sotterranea che, con le sue gallerie, è stata rifugio dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale”.
O ancora i sassi di Matera, “i quartieri più antichi della città, labirinti di vicoli e grotte interamente scavate nel tufo in cui gli abitanti hanno vissuto fino allo sfollamento degli anni ’50. Oppure come le camere dello scirocco a Palermo, brillante esempio di antica climatizzazione, costruito dalle famiglie nobili palermitane dall’inizio del 1500 per far fronte all’insopportabile calura estiva”.
“Dobbiamo preservarli – spiega l’autore – non solo come parte della nostra identità culturale, ma anche come patrimonio da lasciare alle generazioni future”.
Tozzi è ricercatore all’Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria del Cnr e si occupa dell’evoluzione geologica del Mediterraneo centro-orientale, ed è membro del consiglio scientifico del WWF.
Collabora, con una rubrica fissa sull’ambiente Un pianeta da difendere, con La Stampa e Vanity Fair.
L’ingresso all’Auditorium è libero fino a esaurimento posti.