Civitella Roveto, battesimi, tradizioni e magia nel giorno di San Giovanni

San Giovanni festeggiato a Civitella Roveto, tra riti antichi e usanze misteriose. Rue vestite a festa e migliaia di persone accorse per le celebrazioni in onore del santo. La festa raccontata dalle vostre foto.
Un’energia di fede e spirito attraversa l’atmosfera dei giorni che precedono il 24 giugno, quando, in onore di Giovanni, il santo che morì decapitato, Civitella Roveto si trasforma e accoglie migliaia di visitatori provenienti dai paesi limitrofi e da fuori regione.
Ieri il rito si è rinnovato. Straordinaria partecipazione di gente, due i battesimi celebrati lungo le sponde del Liri, preghiera e commozione per il Santo del cuore di tutti.





La festa inizia quando la notte non ha ancora lasciato il posto al giorno. Una notte, del resto che porta sempre con sè un’aura di mistero. Tra sacro e profano, molte sono le leggende storicamente tramandate, riguardanti questa data. Secondo la tradizione, chi nasce in questa notte avrà poteri speciali e sarà protetto dal malocchio e dalle potenze malefiche. O ancora si considera tipicamente la notte del 24 come un momento propizio per fare previsioni. Un rito divinatorio, ancora molto praticato, è quello delle chiare d’uovo nell’acqua. La sera della vigilia (23 giugno), prima di andare a letto, bisogna versare l’albume in un bicchiere e lasciarlo fuori tutta la notte. Al sorgere del sole, la più anziana cercherà di scrutare il destino, in base alla forma assunta dal bianco d’uovo. In particolare: una barca è segno di partenza; una bara o un coltello, morte in famiglia; una casa, lunga vita; una bottiglia, felicità; un uovo, maternità in arrivo.


San Giovanni è prima di ogni cosa, però, la festa della sacralità, che ruota intorno alla figura del santo morto quasi bambino. Il bagno nel fiume, altro celebre rito, a Civitella arriva alle primissime luci dell’alba, dopo una notte trascorsa a decorare ogni singolo angolo del paese, soprattutto nei suoi luoghi più antichi. Le celebri antiche rue di Civitella Roveto, centro storico del paese, si vestono di rosso, azzurro e giallo, i colori del Santo e della sua festa. L’infiorata in onore di San Giovanni ridisegna le strade di Civitella, petalo dopo petalo, con altari e spazi che inscenano quel fiume, dove tutti si radunano fin dalle 4,30 del mattino.










Lì, sulle rive del Liri, ieri si è celebrato il sacramento del Battesimo per due bambini, un maschietto e una femminuccia, Giacomo e Asia Maria. Non solo battesimi, però. C’è il rito di immersione nelle acque del Liri, figlio di una tradizione millenaria, che si tramanda di generazione in generazione. Così è partita la giornata più importante e più attesa dell’anno per Civitella e per i civitellesi, nel cuore della Valle Roveto. Dopo la messa celebrata in riva al fiume, i fedeli si sono spostati in paese, per accogliere la Statua di San Giovanni, all’uscita dalla Chiesa alle ore 7,30.
Quasi magico il momento dell’uscita dalla Chiesa di San Giovanni. La platea di fedeli, riversata al di fuori della Chiesa, dal sagrato fino ai vicoli stretti delle rue, attende col fiato sospeso. Non appena il Santo varca la soglia del portale, dei colombi vengono liberati in volo e tutt’intorno Civitella esplode al suono quasi frastornante delle batterie dei fuochi d’artificio, autentico marchio di fabbrica di un festività famosa nella vallata intera, anche nel riuscire a farsi sentire. Così è stato, ancora una volta, ieri.
Quindi la Santa processione e la Messa, celebrata dal parroco Don Franco Geremia. Intanto c’è chi piange per l’emozione, chi prega il suo santo patrono, chi sorride nel clima festoso di celebrazioni speciali. Tutti all’unisono urlano: “Evviva San Giovanni”, perché anche quest’anno ‘Civitella ti ha dato il suo cuore’.






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