Castel del Monte, sulle orme di Giuseppe Tucci

Focus sulla figura di Giuseppe Tucci importante orientalista e docente universitario, assiduo frequentatore di Castel del Monte. L’evento che gli dedica il comune aquilano.
Uomo dai mille valori, studioso orientalista, ricercatore culturale di grande spessore.
Bianca Battinelli, ormai impregnata della tipica “castellanità” per aver scelto l’Arch. Sergio Basile come compagno di lunga vita, ha programmato da tempo un evento per rendere omaggio alla memoria di un grande uomo, Giuseppe Tucci, di cui conosce la vita e i contenuti delle molteplici pubblicazioni dallo stesso curate.
Ha voluto scegliere Castel del Monte per rendere omaggio della memoria di Tucci quale promotore e divulgatore della conoscenza del Tibet nel mondo e quale frequentatore del “Piccolo Tibet” di Castel del Monte.
È stato diverse volte in questo Comune, ospite del famoso Albergo della Vittoria di Giulio Pelini.
Noto per l’ospitalità familiare, la pace, la tranquillità e, soprattutto, per lo squisito e genuino vitto.
In paese molti suoi coetanei, con i quali aveva legato affabilmente, lo ricordavano con piacere e affetto soprattutto per la disponibilità al dialogo.
Conobbe anche Francesco Giuliani, il poeta pastore del luogo.
Le sue amicizie si legano anche ad altri personaggi abruzzesi, come il medico di Loreto Aprutino, Gerardo Rasetti, appassionato di arte medioevale e autore di interessanti studi sull’arte in Abruzzo. In uno dei soggiorni nella nostra Regione, mentre trascorreva un periodo di vacanze a Campo di Giove nel 1938, fu raggiunto da Fosco Maraini grande amico da diverso tempo.
Conosceva bene quasi tutto l’Abruzzo. Possiamo dire, con certezza, che di Castel del Monte aveva scoperto totalmente usi e costumi. A memoria poteva percorrere tutti i sentieri che circondavano il “Piccolo Tibet”, sia verso la montagna, sia verso le valli sottostanti.
Il profilo biografico di Giuseppe Tucci appare quanto mai interessante. Pur avendo scelto le materie letterarie, non ha mai disdegnato di dedicarsi allo studio e alla conoscenza dei Paesi e delle genti orientali. Ancora giovanissimo pubblicò su una rivista accademica tedesca un importante saggio sulla epigrafia romana.
Subito dopo si dedicò allo studio delle lingue orientali come il sanscrito, l’hindi, il cinese e il tibetano.
Dal 1925 al 1930 si trasferì in India e svolse l’attività di docente della lingua italiana e cinese presso l’Università Shantiniketan di Calcutta, riscuotendo simpatia e ammirazione dei colleghi docenti e degli allievi.
In questo frangente ebbe occasione di conoscere il Premio Nobel Tagore, con il quale strinse una bella e costruttiva amicizia. Proprio in questi anni, precisamente nel 1929, gli fu attribuito il merito di essere il più giovane Accademico d’Italia. Fu anche l’uomo che dette il via alla conoscenza del Tibet nel mondo.
Infatti, effettuò ben otto spedizioni su questa affascinante monyagna tra il 1929 e il 1948, percorrendo in carovana e a piedi bel 18.000 chilometri.
Questi percorsi, di natura anche scientifica, gli consentirono di scoprire sconosciuti monasteri buddisti, importanti opere d’arte e, soprattutto, dei preziosi manoscritti che, forse, non sarebbero mai stati portati a nostra conoscenza.
Ha prodotto molteplici opere di natura scientifica, dall’Indo Tibetica alla Via dello Swat.
Tantissimi sono i titoli accademici, onorificenze e oremi che la comunità scientifica internazionale gli ha assegnato. Uno dei più graditi, nel 1976, fu il Premio Nehru per la Comprensione Internazionale.
Fu apprezzato anche come Presidente dell’Istituto Italiano per il Medio e Estremo Oriente e, in questa veste, gettò le basi per un proficuo sviluppo dei rapporti culturali tra l’Italia e l’Oriente. Ha diretto diverse missioni archeologiche italiane in Iran, Pakistan e Afghanistan. È stato anche professore ordinario di Religioni e Filosofie dell’India presso l’Università di Roma.
Nel 1957 dette vita alla fondazione del Museo d’Arte Orientale di Roma, successivamente intitolato proprio a “Giuseppe Tucci”.
Tutto questo in 90 anni di intensa e proficua vita, dal 1984 da Macerata al 1984 a San Paolo dei Cavalieri, percorrendo oltre mezzo mondo.

Giuseppe Tucci, l’evento a Castel del Monte
Gli onori di casa saranno curati e coordinati da Bianca Battinelli e dal Sindaco Luciano Mucciante, il 29 giugno prossimo, alle ore 17.00, presso il Teatro Comunale “Francesco Giuliani”.
L’incontro culturale sarà arricchito e reso ancora più interessante da due eminenti relatori: Raffaele Torella, titolare della cattedra di lingua e letteratura sanscrita dell’Università La Sapienza di Roma, che tratterà il tema sulla “Figura e l’opera di Giuseppe Tucci, un bilancio e alcuni ricordi personali” e Alice Crisanti, dell’Istituto Italiano di Studi Storici “Benedetto Croce” di Napoli, che traccerà uno spaccato biografico di Tucci soffermandosi sul periodo giovanile, sull’approdo all’orientalistica, sul progetto dell’ISMEO, sugli anni della guerra, sull’epurazione, la riabilitazione e sulle ricerche del dopoguerra.
Sarebbe auspicabile che i rappresentanti delle Istituzioni locali, provinciali, regionali e le belle menti dell’Abruzzo, vicine alla storia, alla ricerca e alla cultura, prendessero parte a questo importante convegno anche per gettare le basi, ove possibile, per la fondazione di un piccolo e modesto museo storico scientifico da dedicare a questo assiduo e illustre frequentatore del “Piccolo Tibet”.
Struttura culturale capace di consentire l’auspicato decollo socio economico del centro montano, volto ad evitare un ulteriore decremento demografico che, da tempo, affligge i paesi dell’entroterra abruzzese.