San Silvestro: oltre la Chiesa, storie di quotidiana ricostruzione

San Silvestro non è solo la Chiesa che sta per essere riconsegnata alla comunità. Piaga parcheggi, cantieri e Palazzi storici distrutti, dieci anni dopo
È la descrizione di Piazza San Silvestro, che fa i conti, ogni giorno, con i lavori della ricostruzione.

Il 3 luglio è prevista l’inaugurazione della Chiesa, dopo le operazioni di restauro e consolidamento, in seguito ai gravi danni subiti dall’edificio religioso nel sisma del 2009. Tutt’intorno, però, appare stridente il contrasto con ciò che la ricostruzione non ha ancora toccato. In primis Palazzo Branconi, o Branconio, dal nome della storica e facoltosa famiglia che lo commissionò, tra il XV e il XVI secolo.


Palazzo, in passato, sede della Regione Abruzzo e ora inagibile. Sulla facciata, che guarda dritta alla Chiesa di San Silvestro, tutti i segni, nessuno escluso, della distruzione del sisma di dieci anni fa.
E poi la piazza, o quello che ne resta durante le singole giornate lavorative. L’area, inserita nel contesto di un autentico cantiere a cielo aperto, è infatti quotidianamente piena di automobili parcheggiate. Si libera a fine lavori e in orario notturno, quando, nella vicina via Garibaldi, si radunano i giovani per le classiche serate tra amici, spesso lasciando spiacevoli sorprese al mattino.

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