Sulmona, la troupe di Mediaset guidata dallo storico Guadagnoli

Il programma di Rete4 è andato alla ricerca delle buone ricette della nostra cucina abruzzese e delle curiosità più suggestive della città di Sulmona. Per farlo ha scelto un Cicerone d’eccezione: l’autore ed esperto di storia Eraldo Guadagnoli.
Il programma con Davide Mengacci e la cuoca Anna Moroni stavolta è andato alla ricerca delle buone ricette della nostra cucina abruzzese e delle curiosità più suggestive della città di Sulmona.
Per farlo ha scelto un Cicerone d’eccezione: l’autore ed esperto di storia Eraldo Guadagnoli.

Lo storico locale ha mostrato agli inviati di Mediaset tesori come l’acquedotto svevo, piazza Garibaldi, la chiesa di Santa Chiara.

«Per un autore di romanzi, giovane ed emergente come me, la cartina di tornasole migliore per avere maggiore notorietà è la finestra televisiva. Lo sappiamo bene tutti che il tubo catodico ha un impatto infinitamente maggiore sul pubblico, forse più dei premi letterari che un autore può ricevere.» ha dichiarato ai microfoni de Il Capoluogo lo storico locale.
«Ho avuto il privilegio di essere contattato da una troupe di Mediaset, qualche giorno fa; per la precisione quel gruppo di meravigliosi ragazzi che inviano le cartoline dall’Italia, facendo conoscere in pochi minuti quegli angoli caratteristici e poco conosciuti del nostro Bel Paese. Il programma in questione è all’interno del format ‘Ricette all’italiana’, condotto da Davide Mengacci insieme ad Anna Moroni.»

«Tutto questo è stato possibile, grazie all’interessamento della emittente stessa e alla disponibilità delle autorità locali di voler pubblicizzare, o meglio portare attenzione in una città ricca di storia e cultura, e dare un ulteriore input al turismo. Da parte della emittente, si cercava una persona che sapesse raccontare curiosità e chicche sul capoluogo peligno, e con mia grande sorpresa ho avuto l’onore di essere a disposizione. Ho potuto raccontare alcuni aspetti particolari di Sulmona, del centro storico, della immensa Piazza Garibaldi, dell’Acquedotto Svevo e di alcuni scorci di barocco di cui la città è piena.» prosegue Guadagnoli.

«Non starò quindi a dire quante volte è stato necessario ripetere delle scene, in quanto la trasmissione è ovviamente
registrata. Aggiungo che per me, sconosciuto ai più e assolutamente non profeta in patria, questa esperienza ha
insegnato tantissimo. È stata una esperienza speciale, che ricorderò per sempre.»