Caso Di Gregorio, la V Commissione vuole sentire anche l’assessore Mannetti
I lavori della V Commissione sul caso Di Gregorio. Richiesta la presenza dell’assessore Mannetti per la prossima convocazione.
Riunione interlocutoria, quella di questa mattina, della V Commissione Garanzia e controllo, con all’ordine del giorno i rapporti tra amministrazione e RSU, a seguito dello scontro anticipato dal Capoluogo.it con il funzionario (e rappresentante RSU) Mario Di Gregorio. La V Commissione è stata convocata su richiesta della stessa RSU, che contestano alcune delibere in cui ci sarebbero presunte violazioni delle norme in difesa dei lavoratori.
Proprio Di Gregorio, parlando come RSU, ha spiegato che non è stato richiesto il nulla osta (pur non vincolante) previsto per il trasferimento e nelle delibere non viene spiegato il motivo della scelta, a detta dello stesso funzionario, dettata forse dalla volontà di allontanare un funzionario da un assessore.
Ad illustrare le delibere all’attenzione dei commissari, la presidente Elisabetta Vicini, che ha poi passato la parola al sindaco Pierluigi Biondi, che si è detto «a disagio procedurale per l’irritualità della convocazione della Commissione». «Credo che sia la prima volta – ha spiegato il sindaco – che la V Commissione viene convocata su una vicenda che riguarda un singolo funzionario. Per questo tipo di contestazioni c’è il giudice del lavoro o, sulla formalità degli atti, bisognerebbe chiedere ai dirigenti. Non mi sembra che sia successa la stessa cosa per i lavoratori Ripam, risolta con il concorso della componente parlamentare aquilana. Tutto si può imputare a questa amministrazione, tranne di non tenere in considerazione la professionalità del personale. D’altra parte abbiamo sempre dimostrato dispobilità nei confronti della RSU». Presente anche l’assessore Fausta Bergamotto, che però non essendo stata informata della situazione specifica, non ha potuto portare un contributo significativo alla discussione.
«Il problema – ha sottolineato il commissario Giustino Masciocco – non è il sindaco, ma chi propone le delibere. Siamo consapevoli che i datori di lavoro del personale sono i dirigenti, il problema è che forse gli assessori non ne sono sempre consapevoli». A fare “nomi e cognomi”, ci ha pensato invece il commissario Giorgio De Matteis, che ha chiamato in causa l’assessore Carla Mannetti, non presente alla riunione: «In questa riunione c’è tanta gente che non c’entra niente, ma manca l’attore principale, l’assessore Mannetti, che dovrebbe dire perché Di Gregorio deve essere spostato. Per questo chiedo che venga convocata alla prossima riunione». Il commissario in quota FI critico anche per il nulla osta al trasferimento, che risulterebbe senza essere stato richiesto. Sulla stessa linea il commissario Luciano Bontempo che ha rilanciato, richiedendo anche la presenza della Gran Sasso Acqua».
Per la Lega, Francesco De Santis si è detto d’accordo con la richiesta di convocare anche l’assessore Mannetti: «Occorrono chiarimenti, perchè al momento non abbiamo elementi per far chiarezza. Non è possibile usare le professionalità del Comune come strumento politico per beghe politiche. Avevamo promesso ai cittadini un’amministrazione differente».
Da parte dell’opposizione, Stefano Palumbo ha sottolineato come i “rosei” rapporti tra amministrazione e RSU non possono essere considerati tali, come descritti dal sindaco, «altrimenti non avremmo qui tanti lavoratori, di diversa estrazione politica». La commissaria Carla Cimoroni ha invece richiesto informazioni sul verbale dell’acceso incontro tra il sindaco Biondi e le RSU, per il quale lo stesso sindaco ha risposto che non c’è alcun verbale sottoscritto dalle parti, non essendo stata una riunione sindacale, ma un incontro informale.
Alla fine, i commissari hanno votato all’unanimità il documento che impegna l’amministrazione comunale a trovare una via conciliativa alle tensioni con le RSU. La commissione però tornerà a riunirsi per ascoltare anche l’assessore Mannetti.
L’intervista alla presidente della V Commissione, Elisabetta Vicini.