L’Aquila, non c’è “centro” senza Poesia

5 luglio 2019 | 07:34
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L’Aquila, non c’è “centro” senza Poesia

La Compagnia dei Poeti dell’Aquila parteciperà agli eventi che danno vita da qualche settimana ai “Venerdì in centro con la famiglia” promossi dal Comune di L’Aquila con un reading sul tema della città.

La Compagnia dei Poeti dell’Aquila parteciperà agli eventi che danno vita da qualche settimana  ai “Venerdì in centro con la famiglia” promossi  dal Comune di L’Aquila con un reading a tema: “Com’è bella la mia città” che si terrà alle ore 21,00  di venerdì 5 luglio  nel cortile del palazzo Natellis-Lopardi (storicamente palazzo Alessandri).

Lo spirito  di questa partecipazione sta tutta all’interno di quella suggestione  che scaturisce da una frase di  Dylan Thomas  che la Compagnia dei Poeti ama sempre ricordare in occasione delle sue iniziative  “Una buona poesia è un contributo alla realtà. Il mondo non è più lo stesso dopo che una buona poesia gli si è aggiunta”.

Ma sta anche in quel particolare, significativo e intenso rapporto che i poeti in ogni tempo e in ogni luogo hanno avuto e hanno con le città che ispirano i loro versi: luoghi simbolici dell’anima, spazi  metaforici dentro i quali si iscrivono  le vite secondo una circoscrizione che allude  allo spazio  complessivo in cui ogni vita si svolge necessariamente.

Le città sono osservatori di confine,margini  di un “caos generale” in cui la vita  può essere protetta ma può anche  risentire di una certa precarietà sentendosi , spaesata o accolta  “all’interno di un ordine che ha talora l’aspetto di uno spazio concluso e discreto ritagliato all’interno di un vortice incomprensibile”.

La partecipazione ai “Venerdì in centro con la  famiglia” vuole anche essere un rinnovato  augurio  perché la città di L’Aquila possa tornare  ad essere vissuta in tutte le sue articolazioni e declinazioni.

Nella convinzione che la città per essere tale bisogna abitarla, nominarla per i suoi luoghi, segnarla  con le attività commerciali, culturali, lavorative, ricreative, indicarla secondo i tempi della vita e della morte delle persone e delle cose.

Per fare tutto questo bisogna  però viverci tutti i giorni dell’anno, tutte le stagioni ,tutti i momenti anche quelli  che sembrano i più insignificanti  e che  sono in definitiva quelli della routine quotidiana, dell’abitudine, della dipendenza, del modo di trascorrervi il tempo, lavorando o riposando, vegliando o dormendo.

Un tempo doppio, da una parte quello  della vita di ciascuno, dall’altra quello della vita della comunità, quello individuale e quello collettivo, quello della vita del cittadino e quello della città.

Il reading di venerdì è un piccolo contributo  a quel positivo fervore  che vuole mettere l’attenzione sulla necessità, ormai a dieci anni dal sisma del 2009, di restituire la città appunto , con l’avanzare della ricostruzione, alle sue abituali occupazioni e attività, ad una vita propria fuori dalla emergenza  e dalla provvisorietà riproponendo  occasioni  perché la si viva  frequentandola.

Ecco dunque questo ultimo progetto, a cura del Comune di L’Aquila, per favorire aggregazione attraverso  anche semplici iniziative ricreative  e di incontro. Ogni occasione di fruizione della città prepara l’obiettivo centrale del ritorno della città stessa al suo compito.

Mi piace ricordare che da molti anni ormai La Compagnia dei Poeti svolge le sue attività nei luoghi della città con uno sguardo particolare al centro storico e un’attenzione alle periferie. Dopo il terremoto di dieci anni fa, riappropriarsi della città sembrava un lavoro quasi impossibile.  Eppure il lavoro caparbio di un gruppo di uomini e di donne  armati solo dei sogni in versi, delle metafore in campo, della presenza costante, ha dato vita ad una speranza che va sempre più concretizzandosi.

coordinatori Compagnia dei Poeti dell'Aquila
I due coordinatori, Alessandra Prospero e Valter Marcone

Probabilmente il cammino è ancora lungo  perché lunga è ancora la ricostruzione a cui non basta solo restituire  della città spazi, luoghi, architetture, infrastrutture per dirla viva. Una città di storie, ecco quello che si aspetta L’Aquila dai suoi aquilani , di storie vissute nelle sue case, nelle sue strade, nelle sue piazze. Storie da raccontare , cantare, mimare, danzare come la poesia sa fare  e che La Compagnia dei poeti  vuole condividere.

La poesia della città  dunque come la trasfigurazione dell’anima, la poesia di L’Aquila come la New York di Withman, La Trieste di Joyce e Svevo, la Madrid e la “collina dei pioppi” di Lorca, Bunũel e Dalì, partendo da Émile Zola in Francia, Giovanni Verga e Luigi Capuana in Italia e passando per Camillo Sbarbaro   e le solitudini  caotiche presenti in Guido Gozzano, Eugenio Montale. E anche  in  Clemente Rebora che , in particolare, ci  rappresenta la vita dell’uomo come un’allegoria ferroviaria, un «Carro vuoto su binario morto», immagine che rimanda alla figura traumatizzante della città come luogo privilegiato della bête humaine.

Pensando dunque  alle “Ouvriers” di Arthur Rimbaud, a “La città del mare” di Edgar Allan Poe,  a “Genova” di Dino Campana, a “Il corso all’alba” di Emilio Praga,  a “Eli! Lamma sabacthani! … ” di Giovanni Camerana,  a “Torino” di Guido Gozzano, a “La città” di Kostantinos Kavafis, a “Trieste” di Umberto Saba, a “L’ora grigioperla” di G. Villaroel,  a“La grande città” di Renzo Pezzani,  a “La città nemica” di Franco Fortini, a “La città assente” di Santiago Mutis Duràn, a “Dacri, la città del pianto” di Antonio Rubino, non resta che augurarsi  che i “Venerdì in centro con la famiglia”  siano un ulteriore seme  di rinascita che, pur avendo certo ancora bisogno di  tempo per crescere ,già da ora mostrino il giardino che ne nascerà  fatto dei colori, dei suoni, dei sapori della città che L’Aquila sta tornando ad essere.

locandina compagnia dei poeti

Questo giardino mostreranno fin da ora i poeti de La Compagnia dei Poeti di L’Aquila nei loro versi nel reading di venerdì 5 luglio nel cortile di palazzo Natellis – Lopardi alle ore 21  per il quale vi aspettiamo numerosi .

Al reading parteciperanno i poeti:

Valter Marcone, Alessandra Prospero, Guido Tracanna, Selene Luise, Lucia Orneto, Tonino Frattale, Federico DelMonaco, Bice Sabatini, Antonio Fasulo, Giuliana Cicchetti Navarra, Franca Mucciante, Tiziana Iemmolo, Clara Di Stefano, Giuliana Prescenzo, Carmela De Felice, Carla Gonnelli, Paride Duronio, Fabio Tobia.