Chicchi grossi come arance, danni e feriti a Pescara per la violenta grandinata
Violenta grandinata sulla costa, danni e feriti a Pescara. Temporali a L’Aquila, anche sul territorio si registrano danni.
Violenta grandinata a Pescara e su parte della costa abruzzese, con chicchi grandi come arance. Numerose le persone rimaste ferite, che stanno arrivando in pronto soccorso a Pescara. Nel capoluogo adriatico, in particolare, il fenomeno ha provocato danni consistenti: auto danneggiate, parabrezza e vetri infranti, tetti danneggiati. Al momento 18 sono i feriti, tra cui anche donna incinta con ferite al volto e al capo. I pazienti, apprende l’ANSA in Pronto Soccorso, hanno riportato contusioni e ferite, principalmente al capo, e sono tutti da suturare.


Danni alle auto anche in territorio dell’Aquila, colpito da un violento temporale. Nei centri limitrofi è anche giunta la grandine che sta provocando danni.
Numerose, naturalmente, le chiamate ai Vigili del Fuoco, che sono intervenuti in tutt’e quattro le province abruzzesi. Criticità maggiori in provincia di Pescara, con 36 chiamate giunte in Comando. A Chieti 26 chiamate, 13 a L’Aquila e 7 a Teramo. Cinque gli interventi chiusi a Pescara e due che attendono che si liberi il personale. Otto gli interventi chiusi a Teramo, 2 a Chieti e 1 a L’Aquila.
“Un fenomeno mai visto, mai ricordato. Ci troviamo di fronte ad una situazione meteorologica nuova”. Lo dice all’ANSA il comandante della Polizia municipale di Pescara, Carlo Maggitti, impegnato con i suoi uomini a gestire l’emergenza maltempo. “Ci sono situazioni di criticità un po’ in tutta la città – dice – stiamo intervenendo per liberare persone bloccate nelle auto in mezzo all’acqua, ma abbiamo difficoltà a muoverci con i nostri mezzi. Le strade sono ridotte a fiumi. I centralini dei soccorsi sono intasati”.

“Ho seguito da Bruxelles, con attenzione e apprensione, – ha dichiarato il presidente della Regione Marco Marsilio – l’ondata di maltempo che ha colpito diverse zone della costa abruzzese, rimanendo in costante contatto con la struttura di Protezione Civile regionale. Si è trattato di un’ondata che non ha mancato di causare numerosi danni e alcuni feriti, in particolare nelle città di Pescara e di Francavilla. Come Regione ci siamo subito attivati scrivendo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Capo Dipartimento della Protezione Civile come azione propedeutica, al fine di valutare una successiva richiesta di dichiarazione dello Stato di emergenza Nazionale ai sensi dell’art. 24 del Dlgs 1/2018 qualora ne ricorrano le condizioni. Da domattina sarà operativa una piattaforma dove i sindaci potranno segnalare i danni subiti nei propri territori”.

A Pescara si sono registrati numerosi allagamenti, mentre la grandine ha causato danni a diverse automobili; a Francavilla la grandine ha danneggiato alcuni tetti di abitazioni privati, tanto da indurre il sindaco ad evacuare due famiglie dalle proprie abitazioni e sistemarle in un bed & breakfast. Sempre a Francavilla sono in corso controlli in una Rsa che ha subito danni al tetto. La Protezione civile regionale ha messo a disposizione dei sindaci la colonna mobile con i mezzi per l’emergenza idraulica. Sono stati aperti i Coc nelle città di Pescara, Francavilla, Montesilvano, Torrevecchia Teatina e Picciano dove i cittadini si possono rivolgere per segnalare situazioni di criticità.

Situazione critica all’ospedale di Pescara. L’acqua ha invaso il piano terra e ha costretto allo stop delle sale operatorie. Sono in corso verifiche sugli ascensori per valutare se è possibile gestire le urgenze. Completamente allagati i seminterrati. Fuori uso le cucine, la farmacia e i parcheggi. Nel parcheggio dipendenti l’acqua ha raggiunto i due metri: decine le auto distrutte. Alcune persone sono riuscite a mettersi in salvo dai veicoli trascinati dall’acqua.
Montesilvano in tilt per il fango sulle strade, il violento temporale, con grandinata annessa, non ha risparmiato il chietino, causando danni e qualche ferito. La forte grandinata ha colpito anche la Costa dei Trabocchi: un turista di Como, in vacanza a Fossacesia è stato colpito alla testa ed è stato medicato al pronto soccorso dell’ospedale di Lanciano. Intanto Vasto, Casalbordino e San Salvo chiedono lo stato di calamità.