Procura l'aquila

Palamara a L’Aquila, primo via libera

Arriva un primo via libera dal Csm al trasferimento a L’Aquila per il pm Luca Palamara.

Il trasferimento si rende utile per evitare una procedura d’ufficio per incompatibilità.

Adesso, dopo il primo sì dovrà esprimersi la terza Commissione.

Palamara è al centro di un’inchiesta con accuse gravi per via di una serie di intrecci tra magistratura e politica.

L’ipotesi di reato su cui sta indagando la Procura di Perugia è corruzione; dalle indagini sembrerebbe che il magistrato romano abbia favorito o tentato di favorire alcune nomine in cambio di viaggi, soldi e regali.

“Nessun mercato delle toghe”

WNon c’è stato nessun mercato delle toghe”. Lo ha messo nero su bianco Luca Palamara nella memoria depositata al Csm. Per il pm della Procura di Roma, ex Csm ed ex presidente dell’Anm, quanto sta emergendo dalle conversazioni captate dal trojan installato sul suo cellulare non rappresentano trattative illecite ma si tratta di “discussioni che in questo specifico periodo hanno riguardato prima la nomina del vice presidente del Csm e poi le future nomine che si sarebbe apprestato a fare, senza in alcun modo vincolare o pretendere nulla“.

“È vero – ha spiegato –  ho partecipato a cene ed incontri in occasione delle nomine ed anche in occasione della futura ed imminente nomina del Procuratore di Roma. Ma l’autonomia della scelta del Csm mai e poi mai l’avrei messa in discussione“.

Palamara aveva chiesto di essere destinato alla Corte d’Appello, per poi indicare il tribunale dell’Aquila.

Un altro cambiamento riguarderà invece il giudice Giuseppe Romano Gargarella, che dopo circa 30 anni di carriera in tribunale andrà in Corte d’Appello.

 

leggi anche
Luca Palamara, intervista, grandangolo
Grandangolo
Grandangolo, l’intervista a Luca Palamara