Aiutarono agente colpito con olio bollente, ‘promossi’ 2 detenuti

15 luglio 2019 | 10:10
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Aiutarono agente colpito con olio bollente, ‘promossi’ 2 detenuti

Premiati con la semilibertà due dei cinque detenuti che intervennero per aiutare il poliziotto colpito da olio bollente nel carcere di Sulmona.

Andrea Paglieta, assistente capo di polizia penitenziaria di stanza al carcere di massima sicurezza di Sulmona, era stato colpito da olio bollente, lanciato dalle sbarre della stanza di un detenuto, che gli aveva lanciato addosso anche un accendino.

Oltre ai riflessi del poliziotto, «determinante in quella occasione fu anche l’intervento di 5 detenuti accorsi immediatamente dopo l’accaduto contribuendo a portare in salvo lo sfortunato agente» spiega Mauro Nardella, vice segretario generale della UIL PA Polizia Penitenziaria e componente della UIL confederale CST Adriatica Gran Sasso, che annuncia: «Quella di Andrea Paglieta è una storia che tutti abbiamo avuto modo già di conoscere giacchè raccontata in più occasioni non ultima quala che ci ha permesso di conoscere della sua promozione per alto senso del dovere e non comuni capacità professionali al ruolo superiore. Dopo la bellissima notizia della promozione di Andrea al grado di sovrintendente di polizia penitenziaria siamo venuti a conoscenza di un’altra non meno bella notizia: due dei 5 detenuti che hanno contribuito a salvare la vita di Paglieta, infatti, sono stati insigniti del beneficio premiale della semilibertà. Fu il Gruppo per l’Osservazione Trattamentale a proporla proprio in funzione del contributo dato in termini di salvataggio della vita del poliziotto penitenziario. A.L e R.Z. hanno raggiunto grazie al loro alto senso civico l’ambito beneficio che consentirà loro di vivere gran parte della loro giornata all’esterno del carcere e per di più in contesti territoriali a loro più confacenti le esigenze familiari».

«Ora – aggiunge Nardella – i due detenuti “promossi” e che lo scorso anno, unitamente agli altri tre attori del bellissimo gesto hanno ricevuto, per mano di una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Vittime del Dovere Onlus capitanata dalla Presidente Emanuela Piantadosi, un attestato di compiacimento per il bellissimo gesto fatto, saranno più liberi anche di raccontare che fare del bene ripaga sempre».