Parco Nazionale della Majella, missione candidatura a Geoparco Unesco

22 luglio 2019 | 10:56
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Parco Nazionale della Majella, missione candidatura a Geoparco Unesco

Ultimo giorno di valutazione per la candidatura del Parco Nazionale della Majella alla rete Unesco Global Geopark.

Obiettivo il titolo di Global Geopark, geoparco mondiale: oggi l’ultimo giorno del giro nel Parco Nazionale della Majella.

Dopo le tappe precedenti, con “Città di Pietra”, nome con cui D’Annunzio ha appellato Guardiagrele, paese sede legale del Parco, Pennapiedimonte, in località Balzolo, Palena, Fara San Martino e Lama dei Peligni, si giunge alla fase conclusiva del ‘viaggio’. Via ai sopralluoghi conclusivi sui geositi e gli altri siti di interesse oggetto della candidatura.

Il 23 luglio mattina, il cinese Jin Xiaochi, professore di stratigrafia e sedimentologia, e lo spagnolo Ferran Climent, direttore di un geoparco minerario catalano, si recheranno in Majella settentrionale. Qui, a Lettomanoppello, ci sarà un primo stop per incontrare le comunità locali e per parlare proprio dell’ex complesso minerario di bitume della Majella che attende di essere valorizzato anche a seguito del protocollo firmato la scorsa estate da vari enti tra cui il Demanio, la Regione Abruzzo e naturalmente il Parco.

Sarà presente anche il GRAIM con l’esposizione di una mostra sulle esplorazioni compiute nei cunicoli minerari, ritrovandone centinaia. Protagonista di questo primo sito di visita sarà anche la Grotta delle Praje dove è in corso un monitoraggio scientifico alla base di un progetto di speleoturismo sostenibile nell’ambito di Adriaticaves (Interreg-Adrion). Saranno quindi presenti anche Speleoclub di Chieti e il Prof. Jo De Waele di Bologna, incaricato dello studio dall’Ente Parco.

Proseguendo per Passolanciano, dove sono in programma dimostrazioni di attività didattiche sulle rocce, i valutatori incontreranno il Prof. Marco Brandano per osservare alcuni affioramenti geologici nella zona della Cerratina di notevole interesse stratigrafico e sedimentologico. In particolare si recheranno sull’affascinante geosito delle dune fossili sottomarine che risalgono a circa 18 milioni di anni fa e che si formavano a 20-40 metri di profondità.

A fine mattinata, i valutatori UNESCO potranno ammirare le alte quote della Majella dallo straordinario punto panoramico della Majelletta. Qui si tireranno le somme del discorso geologico ma si farà anche notare loro la poca distanza dal mare, fatto che caratterizza molto la nostra montagna sia da un punto di vista climatico e ambientale-naturalistico che per la possibilità di creare offerte turistiche mare-montagna.

Di pomeriggio, valutatori e accompagnatori, fra questi la Prof.ssa Etta Patacca Scandone, responsabile scientifico del dossier di candidatura, Silvano Agostini, geologo della Soprintendenza SABAP e i tecnici del Parco, visiteranno l’Eremo di Santo Spirito a Majella (Roccamorice) inserito in un contesto geologico e naturalistico di alto pregio. A fine giornata sarà la volta del Centro Visite e CEA “P. Barrasso” di Caramanico Terme, realtà operante da decenni.