Vasto, in Consiglio oggi il Jova beach party della discordia

29 luglio 2019 | 10:54
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Vasto, in Consiglio oggi il Jova beach party della discordia

Lo sfogo di Jovanotti sui social: “i fruitori del Jova beach party non sono hooligans scatenati. La sicurezza è importante, ma questa è una festa pacifica”.

“I miei fans non sono hooligans agitati. Non ha senso penalizzare questo pubblico e impoverire lo spirito di un evento bello che porta in scena un’idea di mondo non diviso in recinti come quelli di un allevamento intensivo o dell’ora d’aria di Alcatraz“, si sfoga il cantante.

Il concerto per ora è ancora sospeso, dopo l’ordinanza del prefetto di Vasto Barbato che ha sollevato una serie di perplessità in merito alla sicurezza e alla viabilità.

vasto spiaggia

Tanta la delusione per adesso da parte di fan e imprenditori del Vastese che contavano su questo evento di risonanza nazionale per rilanciare anche l’indotto turistico della zona.

La tappa abruzzese sarebbe prevista per il 17 agosto, i biglietti venduti sono circa 30 mila. L’evento ha registrato per adesso il sold out ovunque e anche tante polemiche.

Insomma non c’è solo Vasto come data “della discordia”, ma anche in Toscana a Viareggio, e ad Albenga, dove è stata annullata la data del 27 luglio per l’erosione della spiaggia causa mareggiata. Un vero e proprio fulmine a ciel sereno, seguito da numerose polemiche.

Il Capoluogo.it nei giorni scorsi ha provato anche, senza successo, a sentire il sindaco di Vasto, Francesco Menna, per capire la fattibilità reale dell’evento.

È stata rimandata a una data ancora da precisare la riunione della Commissione di Vigilanza che avrebbe dato il via libero definitivo alla data del Jova Beach Party a Vasto.

L’incontro è stato rinviato in attesa che gli organizzatori dell’evento forniscano alla Prefettura e agli organi competenti i nuovi piani per la sicurezza.

Il nuovo piano di sicurezza per provare ad ottenere in extremis le autorizzazioni è ancora in fase di predisposizione dagli organizzatori del concerto. La documentazione non è ancora arrivata sul tavolo della commissione provinciale di pubblico spettacolo di Chieti.

Certo è che i giorni passano e così facendo si accorciano anche i tempi per organizzare tutta la zona.

Pescara e Giulianova prima e Roseto poi si erano proposte per adottare l’evento in modo da non perdere del tutto la tappa abruzzese.

L’unico punto fermo è l’impossibilità di spostare il Jova Beach Party a Giulianova o a Pescara, questo perché, in caso di bocciatura da parte della prefettura di Chieti del piano della sicurezza di Vasto, non ci sarebbero più i tempi tecnici necessari per mettere in piedi l’evento con i dovuti requisiti.

Ma anche se è svanita l’idea di portare l’evento a Giulianova, l’amministrazione comunale ha comunque allacciato importanti rapporti utili per provare a far sbarcare sulla propria spiaggia il mega evento la prossima estate.

A oggi comunque nel calendario pubblicato dal settimanale TV Sorrisi e Canzoni la data di Vasto non compare tra quelle indicate.

Il cantante intanto stressato anche dai tanti intoppi su e giù per l’Italia ha affidato un lungo sfogo sulla sua pagina Facebook, anche a seguito delle limitazioni imposte per la data di Viareggio in programma il 30 luglio.

“Troppe transenne, così non ci siamo”, questo in sintesi il pensiero di Lorenzo Cherubini.

“La sicurezza – scrive su Facebook – è al primissimo posto nel nostro progetto e la collaborazione con le autorità imprescindibile. Ci adegueremo ad ogni direttiva che verrà imposta, ma se davvero è questa la loro ultima parola mi dispiace tantissimo e sono perplesso. Un conto è creare corridoi e vie di fuga libere e pronte ad ogni evenienza, un conto è dare vita a recinti chiusi che limitino il movimento e rendano difficilissimo anche andare a prendere un sorso d’acqua o un gelato“.

“Sono appena uscito da una riunione con la mia squadra – scrive Jovanotti – durante la quale mi hanno detto che a Viareggio ci hanno imposto delle modifiche al progetto che in pratica ci obbligano a dividere la spiaggia in settori transennati, come in un allevamento di pecore mannare. Pure una transenna lungo il bagnasciuga per regolare l’accesso al mare attraverso stretti passaggi presidiati. Noi naturalmente obbediamo alla legge, ci mancherebbe altro, ma non posso nascondervi la mia perplessità e di tutti quelli coinvolti (che lavorano nei grandi concerti da decenni). Speriamo che da questo non derivino disagi per il pubblico, anche se, detto tra noi, io sono dispiaciuto per questa presa di posizione che invece disagio al pubblico lo creerà di sicuro, rendendo difficilissimo muoversi in spiaggia, che è nello spirito di questa festa”.

“È stranissimo – aggiunge il cantante – perché abbiamo già fatto 6 spiagge dove il pubblico è stato libero di muoversi a suo piacimento e quello che è evidente è che il Jova Beach Party non sia un raduno di hooligans esagitati, ma una festa di esseri umani evoluti pacifici e allegri, in grado di badare a loro stessi“.