
Ferdinando Di Orio, ex rettore dell’Università degli Studi dell’Aquila, è detenuto nel carcere romano di Rebibbia per effetto della legge Spazzacorrotti
La notizia è trapelata solo nelle ultime ore a seguito di una notifica, da parte della Corte d’Appello di Roma, della prima udienza di un procedimento nel quale dovrà comparire lo stesso Di Orio.
La carcerazione di Di Orio, 71 anni, è dovuta all’applicazione della legge spazzacorrotti: l’ex rettore era stato condannato a 2 anni e 6 mesidalla Suprema Corte di Cassazione con l’accusa di induzione indebita nei confronti del professore Sergio Tiberti. La legge spazzacorrotti prevede per reati di questo tipo l’arresto immediato, con la detenzione in carcere, anche per imputati con più di 70 anni.
Su questa norma è in corso un dibattito che coinvolge anche la Corte Costituzionale e che riguarda in particolare l’applicazione retroattiva o meno della legge.
I legali di Di Orio, Guido Calvi, del foro di Roma ex componente del Csm, e Mauro Catenacci, del foro di Avezzano, hanno presentato istanza per una mitigazione della pena, tra cui i domiciliari oppure i servizi sociali.
Il prossimo 22 novembre Di Orio dovrà comparire davanti ai Giudici della Corte d’Appello di Roma per un altro procedimento nel quale è imputato insieme all’ex sindaco di Antrodoco, Maurizio Faina, e per il quale è stato condannato a 4 mesi con l’accusa di abuso d’ufficio nell’ambito di una operazione di trasferimento, dopo il terremoto dell’Aquila del 2009, di alcune sedi universitarie nel comune reatino.