Fratelli coltelli, la crisi con la Lega da L’Aquila alla Regione

8 agosto 2019 | 12:36
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Fratelli coltelli, la crisi con la Lega da L’Aquila alla Regione

Venti di crisi dal Comune dell’Aquila alla Regione Abruzzo, con la pesante incognita sul governo nazionale. Si complica lo scenario politico.

Dagli “avvertimenti” in sede di Commissioni agli attacchi frontali, salto di qualità per il rapporto tra Fratelli d’Italia e Lega, sia al Comune dell’Aquila che in Regione.

La scintilla che ha innescato la “guerra”, le nomine dei nuovi manager delle Asl. O almeno il metodo usato per l’indivuduazione da parte del presidente Marco Marsilio che – dopo un improduttivo confronto – ha preso in mano la situazione, utilizzando le prerogative del proprio ruolo, e ha nominato Roberto Testa, proprio nel momento in cui la Lega sferrava il primo attacco, una sorta di avvertimento, a livello aquilano. La risposta di Marsilio, con l’accelerazione verso l’ufficializzazione della nomina, ha portato di fatto al secondo attacco, a livello regionale. In discussione, quindi, il “metodo” nella gestione della nomina, e probabilmente anche più in generale nei rapporti di forza nella gestione della Sanità. Con l’ottimo risultato elettorale, infatti, la Lega evidentemente pensava di avere “sotto controllo” l’intera filiera dell’azione di governo e l’autonomia espressa da Marsilio, forte dell’appoggio del sindaco Biondi e del partito, di cui Guido Liris è diventato da subito attore protagonista, non è piaciuta agli esponenti del partito di Salvini, che hanno reagito in modo duro. Da parte sua, il presidente Marsilio, raggiunto dal Capoluogo.it, non ha voluto commentare gli attacchi della Lega; dall’altra parte, anche i vertici della Lega oggi sono piuttosto impegnati con la visita in Abruzzo del ministro Salvini, così per il momento risulta tutto sospeso in una sorta di calma apparente.

Crisi locale e crisi di Governo, gli scenari.

A questo punto molto dipenderà da come evolverà la crisi tra la Lega e il Movimento 5 Stelle, a livello nazionale. Se appare quantomai remota l’ipotesi che la crisi contagi la Regione, diversa è la situazione in Comune, dove un voto anticipato a livello nazionale potrebbe mettere in discussione gli equilibri ormai precari della maggioranza.

Al momento, però, tutte le ipotesi appaiono premature. Forse un ulteriore tassello della vicenda verrà fuori dalla conferenza stampa prevista oggi pomeriggio a Pescara, dov’è atteso in serata Matteo Salvini. Parleranno Luigi D’Eramo e Giuseppe Bellachioma, probabilmente per confermare le critiche.

Intanto il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, evita di alimentare tensioni: «Vorrei chiudere qui ogni polemica – ha sottolineato al microfono del Capoluogo.it – non ho interesse ad alimentare questa gara “a chi sbaglia di meno”, anche perché potrebbe non essere compresa dalla città». Per quanto riguarda le nomine alla Asl, Biondi ha ribadito: «Ho sempre detto che non mi interessano i nomi, ma quello che le persone vanno a fare nei ruoli assegnati. La Sanità è un tema centrale, tutto possiamo fare tranne che dividerci su queste questioni. La nomina è stata fatta, adesso la cosa più urgente da fare è sedersi al tavolo col nuovo manager per rappresentare le esigenze del territorio. Più che sui nomi, mi interessa il confronto sul piano di riordino; sono in attesa di ricevere documenti più puntuali per procedere con un dibattito col mondo sanitario e tutti i rappresentanti del territorio».

Insomma, Biondi tenta di riportare il confronto su toni meno duri: «Queste polemiche non fanno bene alla città, tra l’altro ci avviamo verso la festa più importante, quella della Perdonanza, credo che gli interessi degli aquilani oggi siano altri. Personalmente continuo a fare quello per cui sono stato votato, ovvero amministrare cercando di fare il massimo per il bene della città».

Da verificare la reazione della Lega. Basterà aspettare oggi pomeriggio.