Baby gang a L’Aquila, aggredito anche ragazzo autistico

Minacce, rapine e botte. Un ragazzo autistico e due fratelli tra le vittime della gang. Oggi i primi interrogatori.
Il fatto è avvenuto in Via Benedetti, zona isolata dei portici di San Bernardino, quando un minore, affetto da leggero autismo, è stato vittima di minacce e rapinato del suo zaino, dalla baby gang.
Aggrediti anche due fratelli, fuori dall’Istituto Itis, a Colle Sapone. Un’aggressione “talmente feroce” – riporta Il Messaggero – da spingere una studentessa testimone a voltare lo sguardo altrove pur di non restare impressionata. Il cane, portato al guinzaglio dai due ragazzi, preso a calci nello stomaco, i fratelli, invece, picchiati selvaggiamente. Riportarono fratture e lesioni a naso e volto.
Tutto per affermarsi come “gruppo dominante, tra i ragazzi, maggiorenni e minorenni“. Questo l’obiettivo della baby gang.
Le indagini, operate dalla Squadra Mobile della Polizia dell’Aquila, hanno portato all’individuazione di una vera e propria associazione a delinquere, che ha agito continuativamente da giugno 2018 a febbraio 2019. In carcere sono finiti un 20enne, residente a Udine ma domiciliato a L’Aquila e un 19enne cittadino di nazionalità albanese, residente a Paganica. I due sono considerati a capo dell’associazione a delinquere, composta anche da altri tre minori, tutti aquilani, per i quali si procede separatemente.
Ai domiciliari, inoltre, un 23enne residente a Paganica ed un 19enne di nazionalità albanese – che secondo l’articolo del Messaggero era residente nella comunità Futura, ma la circostanza è stata smentita dalla stessa comunità, che ha precisato di ospitare “solo minorenni e nessuno degli ospiti è attualmente ai domiciliari”. Questi ultimi, secondo l’accusa, “hanno commesso una selvaggia aggressione” ai danni di uno dei due fratelli (precedentemente picchiati furi dall’Itis), all’esterno di un locale notturno, culminata in lesioni personali multiple.
Un’aggressione alla quale presero parte anche altri minorenni coinvolti nei reati, con il giovane aquilano preso a calci mentre era a terra esanime. Secondo il Gip il “branco ha agito senza alcuna remora o pietà verso i minori aggrediti, né timore verso gli adulti che si prestarono in soccorso”. “Quanto siano pericolosi – prosegue il Gip nel testo riportato dal Messaggero – si evince anche dalla reticenza indotta nelle vittime e nei testimoni dei reati commessi, sono infatti evidenti i “non ricordo o non sono in grado di riconoscerli”.
Oggi i primi interrogatori. Gli arrestati sono assistiti dagli avvocati Gian Luca Totani, Carla Mannetti, Carlo Benedetti e Francesco Valentini.