Fantasia era un uomo attento, il ricordo del PSI nel ventennale

Nel giorno del ventennale della morte, il ricordo di Romano Fantasia nelle parole di Gianni Padovani,Segretario Prov.le PSI dell’Aquila, e Francesca Fantasia, componente della Segreteria Comunale PSI L’Aquila.
Nel giorno del ventennale della morte, il ricordo di Romano Fantasia nelle parole di Gianni Padovani,Segretario Prov.le PSI dell’Aquila, e Francesca Fantasia, componente della Segreteria Comunale PSI L’Aquila.
Sono passati già vent’anni da quell’orrendo 13 agosto 1999, giorno in cui salutavamo per l’ultima volta Romano Fantasia.
Con l’occhiale scuro, l’inseparabile sigaretta in bocca ed una serie di giornali sotto al braccio ha incarnato l’immagine del politico degli anni 80/90, quelli impegnati per il sociale, che ha lottato fino all’ultimo perché credeva che gli Amministratori comunali dovessero veramente qualcosa alla Città e al benessere dei cittadini.
Fantasia era un uomo attento, di quelli che si fermano volentieri ad ascoltare i concittadini per conoscerne le necessità e poi affrontarle con i mezzi che i ruoli di Consigliere e poi Assessore gli permettevano di sfruttare.
Tra i maggiori esponenti del PSI negli anni in cui il Partito era sulla cresta dell’onda, Fantasia ha creduto e combattuto attivamente per lo sviluppo del Polo Elettronico che oggi, a distanza di 20 anni, non esiste più.
È con il cuore che ricordiamo oggi come allora Romano, un socialista di altri tempi, un uomo buono e allo stesso tempo scomodo perché non ha mai amato tacere di fronte a quello che non andava. Un uomo che non va semplicemente ricordato sui giornali, ma i cui insegnamenti e principi continuano a vivere in noi ed in tutto quello che facciamo quotidianamente come partito, ma soprattutto come persone.Ci stringiamo alla famiglia tutta, alla figlia Letizia, il genero, i nipoti, i fratelli Leo e Luigi, la sorella Antonietta,alla compagna Teresa, le cognate e a tutti coloro che, come noi, oggi avranno un pensiero per lui.
Ciao Romano.