Il Colle Magico di Celestino 20 anni dopo

26 agosto 2019 | 09:42
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Il Colle Magico di Celestino 20 anni dopo

A 20 anni dalla prima pubblicazione, torna Il Colle Magico di Celestino. Intervista a Maria Grazia Lopardi.

Lo strettissimo legame tra la figura di Celestino V e la Basilica di Collemaggio ha da sempre appassionato storici ed eruditi, la bibliografia sull’argomento è molto vasta e vanta pubblicazioni di tagli molto diversi. Nel tempo in pochi sono stati in grado di raccontare il fascino, la suggestione, i misteri ed i linguaggi intessuti nella struttura della Basilica meglio di Maria Grazia Lopardi che da venti anni contribuisce alla vita culturale cittadina con numerosi studi sulla chiesa più amata dal popolo aquilano. La prima pubblicazione della dottoressa Lopardi fu Il Colle Magico di Celestino, lavoro con cui la Lopardi iniziò ad indagare sui segreti della Basilica. Il libro, capostipite di un intero filone di studi, fu dato alle stampe esattamente venti anni fa e nella serata di sabato, presso l’Auditorium Sericchi, in occasione dei venti anni dall’uscita del volume, la dottoressa Lopardi ha incontrato un gran numero di amici ed appassionati per ripercorrere con loro le tappe che la condussero a redigere la sua prima monografia. Nel raccontare la propria storia di studiosa Maria Grazia Lopardi è stata affiancata dalla voce recitante di Sergio Marziani e dalle musiche scelte ed eseguite da Fabrizio Casu. A margine dell’evento l’autrice ha condiviso con IlCapoluogo.it la propria emozione.

Dottoressa Lopardi, sono passati venti anni dalla sua prima pubblicazione, un cammino lungo.
Il primo libro nacque come semplice elenco di tutte le sincronicità che mi avevano consentito di familiarizzare con la figura di Celestino V, una figura verso cui non avevo mai nutrito particolare interesse fino ad allora. Le coincidenze sono state tuttavia così numerose da indurmi a cedere al fascino di questo personaggio.

maria grazia lopardi

Un personaggio tra i più discussi e controversi.
Celestino è stato per troppo tempo definito come un burattino in mano ai potenti, un uomo incolto che sapeva parlare solo in volgare ed inadatto a coprire il ruolo di Pontefice. In realtà lui è stato l’artefice di una rivoluzione volta a realizzare la profezia di Gioacchino da Fiore secondo cui la Chiesa Carnale avrebbe dovuto trasfigurarsi in Chiesa Spirituale. Celestino volle fare di Collemaggio l’epicentro della nuova Chiesa Spirituale.

Lei ha il merito di aver inaugurato un vero filone di studi sulla Basilica di Collemaggio.
Lo devo alle sincronicità che, sommandosi nel tempo come le tessere di un mosaico, mi hanno spinto a continuare gli studi che poi ho condensato in volumi come I Templari ed il Colle Magico di Celestino e Celestino V ed il Tesoro dei Templari. Devo però ammettere che l’essenziale lo avevo già scritto nel primo libro, ripensandoci adesso credo che quello sia stato un libro profetico.

Può spiegare meglio il concetto di sincronicità?
Si tratta di un concetto portato all’attenzione della scienza dallo psicoanalista Carl Jung e dal fisico Wolfgang Pauli, secondo questo concetto alcuni eventi non necessariamente legati da un rapporto di causa ed effetto possono essere percepiti da noi come legati. Un esempio banale: se penso ad un amico che non vedo da molto tempo e nello stesso istante ricevo da lui una telefonata ha luogo una sincronicità.

Il volume Il Colle Magico di Celestino è stato ristampato in occasione del suo ventesimo compleanno, è stato anche arricchito con materiale inedito?
Certamente, contiene un prologo ed un epilogo in cui sottolineo come Benedetto XVI, in occasione della sua visita all’Aquila, abbia deposto il suo pallio sull’urna contenente le spoglie del Papa Angelico. Non è stato casuale che Papa Benedetto abbia rinunciato al pontificato dopo aver compiuto questo straordinario gesto di omaggio e completa riabilitazione verso una figura per troppo tempo incompresa.