Perdonanza, un fiume di gente sotto la Porta Santa




Perdonanza: in 10mila hanno sfidato la pioggia, ieri, per unirsi al Corteo della Bolla del Perdono. Porta Santa aperta fino a stasera: poi Mannoia in concerto
Molte di più quante stanno passando, in queste ore, sotto la Porta Santa aperta ieri, comeIl Capoluogo vi ha raccontato nella sua lunga diretta, alle 18:52 dal Cardinale Giuseppe Bertello.



Per un giorno – e cioè fino alla sera di oggi, 29 agosto, quando la Porta Santa sarà chiusa – sarà possibile ottenere l’indulgenza plenaria “sinceramente pentiti e confessati”, come disposto nella Bolla del Perdono del 1294 di Papa Celestino V. Verrà richiusa dal Cardinale Petrocchi ai vespri di oggi




La pioggia non ha fermato il corteo animato da 650 figuranti al termine del quale, insieme al sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, sono arrivati la Dama della Bolla, Sara Luce Cruciani, e il Giovin Signore, Federico Vittorini.
La prima ha portato con sé l’astuccio in cui è stata custodita per secoli la Bolla del Perdono – il cui originale viene esposto all’interno della Basilica di Collemaggio da stasera a domani – mentre il Giovin Signore ha portato con sé il ramo d’ulivo del Getsemani con il quale il Cardinale Bertello ha bussato per tre volte alla Porta Santa della Basilica di Santa Maria di Collemaggio per ordinarne l’apertura.





Lungo il percorso, applausi scroscianti per i Vigili del Fuoco: torna alla mente quando, dieci anni fa, grazie anche a loro si entrò nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio sventrata dal sisma. La teca con Celestino V era su di un moncone di colonna: tutto intorno, le colonne incerottate e i segni tangibili del sisma.
Dieci anni sono passati da quel giorno e L’Aquila ha dimostrato di essere risorta a partire dal suo carattere e dalle sue tradizioni, che anno dopo anno si sono rinvigorite: la Perdonanza del decennale si è così dimostrata realmente la Perdonanza della rinascita


