Trenitalia, Lecce-Bologna: un viaggio di fuoco

Trenitalia, Lecce-Bologna: il viaggio sull’Intercity, con l’aria condizionata rotta, diventa un incubo per i passeggeri
A “Dillo al Capoluogo” la segnalazione di un’aquilana, che, questa mattina, da Giulianova è salita sul treno e si è ritrovata nel mezzo di una brutta sorpresa.
Il personale di Trenitalia ha tentato di ‘correre ai ripari’, sempre secondo quanto riferito dalla nostra lettrice, consegnando delle bottigliette d’acqua fresca ai passeggeri, a intervalli di ogni mezz’ora. La temperatura all’interno del treno, però, “è ai limiti del sopportabile. I finestrini non si potevano aprire e noi eravamo chiusi all’interno dei vagoni, sotto il sole cocente. Basti immaginare che a Giulianova, questa mattina, c’erano 33 gradi. Figurarsi cosa significa viaggiare in queste condizioni, nelle ore più calde del giorno”.
A peggiorare la situazione i numerosissimi passeggeri in viaggio sulla tratta Lecce-Bologna Centrale. “Sui vagoni non c’era nemmeno un posto libero – denuncia l’aquilana – In alcuni momenti veniva a mancare addirittura l’ossigeno”. Non il migliore dei viaggi, soprattutto per i viaggiatori di una certa età.
Tranitalia, non si stratta, inoltre, dell’unica segnalazione giunta alla nostra redazione.
Già nei giorni scorsi alcuni lettori, in viaggio da Roseto, direzione Emilia Romangna, avevano denunciato il caldo asfissiante e irrespiraile dei treni, tutti pieni di passeggeri, con i bagagli lasciati disordinatamente lungo il passaggio, tra le file dei sedili, e gli scomparti appositi, spesso, liberi.
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