Fantascienza, parole e note in un Reading Interstellare Musicale

“È scritto lassù”, questo il titolo del reading-spettacolo a due che ieri, 1 Settembre, ha incontrato il favore del pubblico di Avezzano. Parole e note sulle ali della fantascienza.
Avezzano – L’ Associazione Giotto ha organizzato, a chiusura della bella iniziativa “Giornate a Regola d’Arte” il primo Reading Interstellare Musicale di fantascienza.
“È scritto lassù”, questo il titolo del reading-spettacolo a due che ieri, 1 Settembre, ha incontrato il favore del pubblico di Avezzano.

Il Capoluogo era presente e ha intervistato i due autori.
«La spinta propulsiva è stata quella di elaborare un prodotto originale, con parole nuove e note nuove.» racconta l’autore dei testi, Federico Del Monaco, che parla di un “salto nell’iperspazio delle emozioni”.
«Isaac Asimov è stato un maestro per me, soprattutto sulla costruzione delle idee, su come sfruttare la fantasia personale compiendo un salto e rendendo il proprio messaggio attraverso la metafora.»

«Volevamo analizzare il profondo che è dentro noi stessi, utilizzando l’escamotage del genere della fantascienza, che ancora tantissimo ha da dire, anche di ispirazione classica. Parlare dell’uomo, di dove egli stia andando, che fine farà e cosa possiamo fare adesso per migliorare la nostra esistenza e quella di chi verrà dopo di noi. Una morale nascosta tra le note e le parole dunque il principio creatore di questo lavoro a cui ne seguiranno altri.»
Una reunion artistica tra lo scrittore Del Monaco e il maestro Roberto Bisegna, autore delle musiche.
«Per la composizione dei brani musicali dello spettacolo ho creato inizialmente un ambiente sonoro da utilizzare come fondamenta per le linee melodiche e le improvvisazioni principali. Tali ambienti dovevano naturalmente ricordare un’atmosfera interstellare-fantascientifica così da accompagnare le parole.» racconta Roberto Bisegna.
«Inoltre è stata decisiva anche la scelta del suono da presentare, un suono che non doveva essere di una chitarra classica pura, ma piena di effetti ed echi che richiamassero l’ambientazione spaziale e quasi senza tempo.»

«Sono appassionato di fantascienza – prosegue il musicista -, anche se la mia conoscenza a riguardo deve essere ampliata. Uno dei principali “colpevoli” della mia passione per la fantascienza è lo stesso Federico Del Monaco, con i suoi numerosi consigli di letture sull’argomento e sicuramente con i testi da lui scritti per questo spettacolo, che trovo che siano una meravigliosa vetrina sul futuro fantascientifico senza tralasciare una critica ad un presente che è decisivo per il nostro futuro reale.»