Festa del patrono, conigliette di Play Boy accendono la polemica

L’ira del parroco di Trasacco per la presenza delle conigliette di Play Boy alla festa del patrono.
Una festa “bollente” in tutti i sensi, quella organizzata per San Rufino e San Cesidio con la presenza delle conigliette di Play Boy, ospiti al bar Gran Caffè di Giuseppe Taricone.
Questa cosa che ha scatenato l’ira del parrocco, dal momento che la festa che come da tradizione religiosa ultracentenaria, vede il “sacro Braccio” del santo offerto al bacio dei fedeli e poi passato sulla gola.
Il “laccio di San Cesidio” è una devozione che, fino alla fine del ‘800, era molto sentita in Italia.
In un contesto sacro, stonavano quindi per il parroco le conigliette di Play Boy, e come riporta il quotidiano Il Centro ha puntato il dito contro, durante l’omelia della messa domenicale.
“Sono addolorato – ha scandito ieri mattina il sacerdote dal pulpito rivolto ai tanti fedeli – perché spesso e volentieri le feste patronali vengono usate per mettere in gioco il corpo umano. Proprio ieri sera sentivo che in qualche locale c’è stato qualcosa di poco gradevole come spogliarelli. Non è giusto usare le feste patronali per questi scopi”.
“Non è giusto mettere l’uomo alla merce, non solo perché è un grande peccato, ma anche per il rispetto, perché viene meno la dignità della persona. Cerchiamo di fare della nostra vita qualcosa di bello. Anche Trasacco, la nostra città nata sul sangue dei Martiri, non può perdersi in un bicchiere d’acqua, ma deve cercare di rendere vivo e profondo il mistero di questa bellezza”.