Rousseau benedice il Conte bis: ok al Governo M5S-PD

3 settembre 2019 | 19:28
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Rousseau benedice il Conte bis: ok al Governo M5S-PD

I risultati del voto sulla piattaforma Rousseau: sì al Conte bis. Il nuovo governo M5S-PD supera l’ultimo ostacolo.

Con il 79,3%% dei sì, contro il 20,7% dei no, gli iscritti alla piattaforma Rousseau hanno approvato il secondo incarico a Giuseppe Conte, che domani sarà da Mattarella per sciogliere la riserva. Alle 13,19 – come annunciato da Davide Casaleggio – avevano votato 56127 iscritti, saliti a 73mila nel pomeriggio. Votanti totali, 79.634. Non è mancata qualche polemica dovuto a “difficoltà tecniche” da parte di alcuni attivisti che avrebbero voluto votare “no”, ma hanno incontrato diversi problemi. [CLICCA QUI per guardare la testimonianza “in diretta” di Giorgio Pizzol su La7]

Un risultato annunciato (ma non in queste proporzioni), considerato l’accordo politico già raggiunto tra M5S e PD, che era sostanzialmente da ratificare e aveva ricevuto qualificati endorsmentda parte di diversi big del Movimento. A favore del Conte bis, avevano annunciato voto favorevole Mario Michele Giarrusso, noto alle cronache politiche per il gesto delle manette verso i futuri alleati del Partito Democratico, insieme ai colleghi del Senato Gabriella Di Girolamo, Alberto Airola e il sottosegretario Manlio Di Stefano. Tra i deputati, apertamente schierati per il sì, Federico D’Incà, Azzurra Cancellieri, Giuseppe Brescia, Marta Grande. Sul fronte del no, il senatore e noto giornalista Gianluigi Paragone e Davide Barillari. Più prudente il capo politico del Movimento, Luigi Di Maio, che ha preferito non dichiarare apertamente il suo voto, anche se il suo appoggio a Conte non è stato mai messo in discussione.

Così, dopo il tormentato iter per raggiungere un accordo politico sul Conte bis, arriva anche la “benedizione” della piattaforma Rousseau. A questo punto Giuseppe Conte può salire al Colle con una certa serenità. Domattina è atteso da Mattarella per sciogliere la riserva. A seguire, la formazione della squadra di governo, con la lista dei ministri. Difficilmente ci sarà spazio per gli abruzzesi, sia per quanto riguarda il M5S che il PD, ma non è escluso che in fase di assegnazione di altri ruoli, a partire da quelli da sottosegratario. In quella fase potrebbe addirittura avverarsi quello che sembrava ormai il sogno sfumato dell’ex presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso: un posto di rilievo nelle Infrastrutture.

Da verificare la tenuta del nuovo esecutivo nazionale. Se il “contratto con la Lega” è durato 14 mesi, non è detto che quello col PD arriverà a fine legislatura. Ma se dovesse venir meno anche il Conte bis, a quel punto le elezioni anticipate sarebbero una strada obbligata, visti i numeri in Parlamento.