Borgo Rivera, De Santis raccoglie l’appello dell’Archeoclub

Borgo Rivera isolato: Lelio De Santis raccoglie l’appello dell’Archeo-club e chiede la convocazione urgente della Commissione consiliare Territorio.
Ieri, 3 settembre, Il Capoluogo ha pubblicato l’analisi di Mauro Rosati dell’Archeoclubsulla condizione di Borgo Rivera che “appare oggi come isolato dal resto della città, tagliato fuori, quasi una frazione isolata dentro le mura dell’Aquila”.
Lelio De Santis, Capogruppo Cambiare insieme-Italia dei valori in Comune, ha raccolto l’appello.
«Mi ha colpito l’appello accorato del sig. Mauro Rosati che, da cittadino e da rappresentante dell’Archeo-club, ha denunciato l’isolamento del Borgo Rivera dal resto della città e ha suggerito alcune idee per meglio collegare il quartiere attraverso via degli Ortolani e via XX settembre.»
«In effetti – argomenta De Santis -, il caratteristico ed antico Borgo Rivera che ospita la famosa Fontana delle 99 cannelle e la chiesa di San Vito e che dal 2015 è sede del Museo Nazionale d’Abruzzo, appare scollegato dalla città e non ben inserito nel tessuto urbano cittadino.»
«A dire il vero, con la precedente Amministrazione comunale cercammo di porre attenzione a questo problema e la realizzazione del Parco delle acque nel 2016 rappresentava un tassello di un progetto più complessivo di valorizzazione e di integrazione del Borgo.»
«Oggi, la priorità è costituita dalla necessità di rendere più agevole l’innesto di via degli Ortolani con via Fontesecco, attraversando via XX settembre, dove auto e camion transitano a velocità sostenuta, creando seri pericoli.»
«Penso che ci voglia proprio poco per porre rimedio a questo problema, magari realizzando subito una rotatoria all’incrocio con Fontesecco, in attesa di una riflessione più approfondita e condivisa sul piano dell’assetto urbanistico e della mobilità locale.» prosegue De Santis.
«A tal fine, chiedo la convocazione urgente della Commissione consiliare Territorio, alla presenza anche dei rappresentanti del Borgo e dell’Archeo-club per individuare le soluzioni più opportune per superare l’attuale isolamento, ma anche per una valorizzazione culturale e turistica del Borgo Rivera, che rappresenta un grande valore storico ed identitario della città.»