LFoundry, futuro indefinito: niente piano industriale

5 settembre 2019 | 16:58
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LFoundry, futuro indefinito: niente piano industriale

LFoundry, Fim-Cisl torna all’attacco sul piano industriale. “In ballo la sorte di 1500 famiglie”.

“Le assemblee tenute dal management aziendale in questi giorni, se da una parte hanno evidenziato la nuova Dirigenza, dall’altra non hanno assolutamente chiarito il futuro industriale dello stabilimento”, attaccano dalla Fim-Cisl di Avezzano.

“Poche sicurezze per i lavoratori, anzi, l’unica certezza è la prosecuzione del Contratto di Solidarietà, almeno fin oalla scadenza naturale: maggio 2020. Di piano industriale non se ne è parlato e, a quanto pare, non se ne parla neanche di farlo con la R.S.U. e le OO. SS., atteso che, pende una richiesta d’incontro unitaria, datata 23.07.19″.

“Inutile – continuano – stare a ripetere le frasi di rito, circa l’importanza di questa fabbrica, per le sorti dell’economia del territorio, della provincia ecc. È indispensabile, invece, ribadire che le relazioni sindacali – industriali, sono il sale necessario per le sorti di oltre 1500 famiglie. Ma, a quanto pare, cambiare “proprietà”, ovvero, nome allo stabilimento, non è servito a fare cambiare l’impostazione ideologica della vecchia guardia manageriale che, ancora oggi, pare avere le redini in mano di una fabbrica che dovrebbe poter generare 200 milioni di dollari di fatturato all’anno. C’è molta preoccupazione”.