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Progetto Popletum, ricostruzione rivoluzionaria a Coppito

6 settembre 2019 | 10:08
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Progetto Popletum, ricostruzione rivoluzionaria a Coppito

Popletum non è solo l’antico nome di Coppito, ma un progetto assolutamente innovativo per la ricostruzione unitaria post sisma del piccolo borgo.

Secondo il progetto Popletum partiranno tutti insieme i cantieri degli aggregati e ci sarà attenzione agli spazi pubblici e alla qualità complessiva del tessuto urbanistico.

Si tratterebbe del primo progetto in tal senso per quanto riguarda la ricostruzione dell’Aquila successiva al terremoto del 6 aprile 2009.

I due promotori del progetto sono il geometra Ermanno Lisi, ex assessore provinciale e comunale, coordinatore della maggior parte degli aggregati di Coppito e l’avvocato Vincenzo Calderoni, presidente di un buon numero di consorzi sempre a Coppito.

L’iniziativa è del 2015, come risulta da una lettera inviata alle istituzioni tra cui l’Usra e l’Assessorato alla Ricostruzione.

Quella di Coppito è la prima conseguenza della delibera di giunta comunale del 24 aprile 2019, voluta fortemente dall’assessore comunale alla Ricostruzione privata, Vittorio Fabrizi, che ha come oggetto: “Nuovi criteri operativi per l’assegnazione delle pratiche della ricostruzione privata nel Comune dell’Aquila e definizioni di azioni operative finalizzate a valorizzare le caratteristiche di pregio architettonico presenti nel tessuto urbano, a concentrare risorse, a ottimizzare l’uso delle stesse, a ridurre i problemi legati alle interferenze fisiche e temporali dovute a più cantieri”.

Creare quindi un borgo moderno e ben inserito nel contesto cittadino, che andrà a valorizzare “la posizione strategica: il polo universitario, la vicinanza con l’ospedale, la Guardia di finanza, la zona commerciale di Pile, la Dompè”, spiegano i due promotori.

Tra gli obiettivi c’è anche la realizzazione di un restauro  di tanti elementi anche architettonici presenti a Coppito, in modo da recuperare anche elementi di pregio del quartiere.

Infatti, come spiegato nella relazione, “un intervento di recupero unitario consentirà un’economia di scala utile a creare le risorse necessarie per attuare una tutela effettiva dell’antico borgo di Popletum, preservandone e riscoprendone l’antico impianto urbano ed esaltandone le caratteristiche di pregio, che il trascorrere dei secoli e l’intervento dell’uomo hanno obliterato e nascosto e, sovente, cancellato definitivamente”.