Ludopatia, aspettando Godot il Consiglio salta

Consiglio comunale interrotto per l’ennesima volta per mancanza di numero legale, mancato durante il voto sull’odg contro la ludopatia.
Presentato in Consiglio comunale da Carla Cimoroni l’ordine del giorno per impegnare il sindaco a firmare un’ordinanza relativa alle sale gioco, per contrastare la ludopatia. Nel documento si indicava il limite di 8 ore per il funzionamento delle sale slot, dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23.
D’accordo nella sostanza ma non nell’iter la capogruppo di FdI, Ersilia Lancia, che ha ricordato l’impegno del partito e dell’amministrazione contro la ludopatia. Riguardo allo specifico odg, la consigliera Lancia ha chiesto il ritiro, per poter implementare e articolare in Commissione un lavoro sul regolamento già iniziato e al termine del quale arrivare all’ordinanza.
Da parte sua, la consigliera Cimoroni ha ricordato che il regolamento è atteso da due anni, dall’approvazione del relativo ordine del giorno, che dava 30 giorni per la redazione dello stesso regolamento. A distanza di due anni, evidentemente, il regolamento non è ancora pronto. «Sono disponibile a ritirare l’odg e ad aspettare il regolamento, se c’è un impegno dell’assessore a completare l’iter entro 30 giorni».
«È la prima volta che sarei in difficoltà a bocciare una mozione di Carla Cimoroni – ha ironizzato il capogruppo della Lega Francesco De Santis – perché condivido la battaglia contro il gioco d’azzardo, ma non possiamo costringere il sindaco ad un’azione così coercitiva entro 30 giorni». «Se il problema sono i 30 giorni – ha sottolineato Stefano Albano del PD – possiamo modificare la mozione, ma dal Consiglio deve arrivare un segnale condiviso».
Al termine della discussione, infine, assicurazione sui tempi certi per il regolamento non sono arrivati, ma una sorpresa sì: iniziate le votazioni, la segreteria si è resa conto che mancava il numero legale. Consiglio chiuso e tutti a casa.